
A tal proposito - dichiara Italo Di Cocco Presidente Fipe provinciale - è importante ora dare seguito all’iniziativa l’agenda delle “cose da fare” per l’Italia che è già stata condivisa ed apprezzata dalle forze politiche del nuovo Governo.
Questi i punti fondamentali delle “cose da fare”:
Lavoro e potere di acquisto. I salari dei lavoratori ed i redditi della piccola impresa sono infatti i più bassi d’Europa cosicché il potere di acquisto si riduce e i consumi ristagnano;
Sicurezza e vita civile. E’ indispensabile che le risorse professionali destinate alla sicurezza vengano immediatamente impiegate sul territorio a presidio delle strade, delle case, delle imprese;
Sviluppo e competitività. Gestire un pubblico esercizio richiede una grande professionalità. L’offerta italiana in questo settore è la più qualificata e la più competitiva nel mondo. Finora la politica ha autorizzato, in nome delle facili liberalizzazioni a chiunque di avviare o trasformarsi in bar o ristorante senza regole da rispettare. Se cosi deve continuare, allora la libertà di iniziativa deve essere garantita a tutti. Anche noi vogliamo fare impresa senza condizionamenti: l’unico vincolo che accettiamo è il giudizio del consumatore;
Internazionalizzazione e turismo. Bar e ristoranti portano in tutto il mondo le tradizioni enogastronomiche del nostro paese. Siamo un volano formidabile per l’export agroalimentare per l’industria della ristorazione, per la diffusione della cultura gastronomica e per il turismo. Per competere però, occorre un “progetto paese” fondato sull’interesse pubblico, fatto di azioni di marketing e di una rete formativa diffusa ed efficiente.
L’auspicio – conclude Di Cocco – è che finalmente si possa intraprendere la strada del rinnovamento, sviluppando e realizzando tutte quelle iniziative volte alla crescita della categoria dei pubblici esercizi da me rappresentata in provincia di Latina.
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