venerdì 20 giugno 2008

* 100° Francesco Testa

Santi Cosma e Damiano rende omaggio ad un altro dei suoi personaggi illustri del novecento!
Si tratta questa volta di Francesco TESTA (nella foto), noto musicista e compositore che sarà ricordato nel piccolo centro aurunco in occasione del centenario della sua nascita. Il ricordo è previsto per sabato 21 giugno 2008, in occasione della Festa di San Luigi Gonzaga, la cui immagine è venerata nella Chiesa dei Santi Patroni, con un concerto per organo eseguito dal noto maestro di fama internazionale Gaetano FRONZUTO che eseguirà anche alcuni brani composti dal Testa di cui alcuni pubblicati dalla Casa Editrice Carrara, altri invece, tuttora inediti. Il concerto seguirà alla Santa Messa che sarà celebrata alle ore 18,00 nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano dal Parroco in solidum Don Cristoforo Adriano. Alle 19,00 il concerto cui seguiranno in piazza dei balli folkloristici a cura di gruppi locali! La manifestazione voluta dall’Assessore alla Promozione Culturale del Comune di Santi Cosma e Damiano, sempre sensibile a realizzare avvenimenti che abbiano un riflesso culturale in paese ed anche oltre confine, realizzata grazie alla collaborazione attiva e fattiva della scrivente Associazione, sempre pronta e disponibile a organizzare eventi di natura culturale che ne costituiscono uno dei baluardi della propria attività, è stata resa possibile anche grazie alla disponibilità del Parroco Don Cristoforo Adriano, da subito entusiasta della volontà di ricordare un personaggio che tra le altre cose è stato anche organista della Parrocchia, e realizzata con il patrocinio della Provincia di Latina, della Regione Lazio, della XVII^ Comunità Montana e dell’UNPLI di Latina. Ovviamente il concerto sarà preceduto dai saluti della massime autorità locali, ossia del Sindaco Dott. Vincenzo Di Siena, dell’Assessore alla Provincia di Latina Franco Taddeo, dall’Assessore alla Promozione Culturale di Santi Cosma e Damiano Vincenzo Petruccelli (Parentone) e dal Parroco don Cristoforo Adriano. Ai saluti seguirà un breve intervento del Preside Prof. Nilo Cardillo che illustrerà la didattica e l’insegnamento all’epoca di Francesco Testa e dello stesso concertista Ing. Gaetano Fronzuto che parlerà, prima di eseguirla, della musica di Francesco Testa. Il musicista nasce a Santi Cosma e Damiano il 13 giugno 1908, festa di Sant’Antonio, molto venerato nel comprensorio e a cui nel corso della sua vita dedicherà anche delle musiche, primogenito di otto figli, proviene da uno dei casati più antichi della cittadina aurunca. Il Maestro Testa sin dall’infanzia avverte l’interesse per la musica ed ancora ragazzo viene notato dal Maestro Sorrento, musicista di origini napoletane che dirigeva la Banda del paese.
Giovanissimo, all’età di 16 anni, riesce a convincere i suoi genitori e si reca a Napoli dove si iscrive al Conservatorio di San Pietro a Majella e, grazie al suo precoce talento, divenne allievo del maestro Gennaro Napoli (docente e Vicedirettore del Conservatorio di “San Pietro a Majella” nel capoluogo campano) e, nel campo della composizione, del musicista gaetano che lì insegnava organo e composizione, Franco Michele Napoletano.

Fu anche allievo prediletto di Raffaele Caravaglios (1864 –1941), musicista di spicco dei salotti artistici partenopei che, avendo intuito le capacità innate del Testa, lo fece debuttare – appena ventenne – alla direzione della Banda della città di Napoli nella Villa Comunale.
Nel 1939 insegna a Castelforte nelle scuole pubbliche Musica e Canto Corale.
Nel 1940 consegue presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma il diploma di Canto Corale.
Ricchissima la sua produzione nel periodo bellico spaziando dal campo del sacro, al folkloristico per approdare a quello sinfonico.
Dal 1945 al 1960 insegna Musica nella Scuola Media Statale Dante Alighieri di Formia; dal 1960 al 1975 nell’Istituto Magistrale di Formia.
Negli anni ’60 assume l’incarico di direttore del Concerto Civico della città di Latina, ossia della formazione di corali, bandistiche e strumentali attive in città.
Nel 1952 vince il prestigioso Premio Città di Vercelli G. B. Viotti.
Negli anni ’50 scrive numerosi brani per organo pubblicati a cura della dalla Casa Editrice Carrara di Bergamo tra il 1955 ed il 1960.
Nella sua vasta produzione ha posto sempre particolare interesse per il sacro e per le tradizioni del suo paese natale dove negli ultimi tempi amava ritornare spesso.
Tra le sue composizioni vanno citate almeno i brani sacri in latino per coro: Jesù, mane nobiscum, Vere languores, Tota pulcra es Maria; di recente, inoltre, l’Inno alla Madonna di Montenero “Madonna che splendi nel sole” su testo del Prof. Mario Giusti, famoso scrittore di letteratura infantile, con il quale era da moltissimi anni in sodalizio artistico.
Tra i brani di natura folkloristica si ricorda la filastrocca popolare “Gliò Ventrisco” e “Chi vene a Castelforte”, adottati poi dal locale gruppo folkloristico. Si ricordano ancora canti di ispirazione popolare: coro dei mietitore, barcarola, ecc.; alcune marce sinfoniche per banda ma anche per grande orchestra tra cui spiccano “Benedizione”, “Meditazione”, alcune pastorali della melodia intensa e struggente e alcuni pezzi per pianoforte tra cui Lontani ricordi, All’ombra del Tiglio, La bambola sbarazzina (dedicata alla diletta nipotina Paola Mariano, La donzelletta, ecc.
Il maestro, pur tra i molteplici impegni culturali, amava spesso ritornare nelle sue terra di origine. Si spense nella sua casa sul Lungomare di Marina di Minturno il 1° settembre 1984 alle ore 13,00. Le sue spoglie riposano nel cimitero “Arole” di Santi Cosma e Damiano, suo paese natale per espresso desiderio dell’artista che volle ritornarvi silenziosamente, così come visse.
Sposò SPARAGNA Emma Amalia, da cui ebbe sette figli.

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