venerdì 8 febbraio 2008

*Gaeta: comitati spontanei

Comitati spontanei, fenomeno positivo
Raimondi:
“Sorgono perché stiamo toccando interessi consolidati”

La nascita in città di vari comitati spontanei, in concomitanza con le decisioni amministrative, è vista come un fattore positivo dal Sindaco Raimondi.
“Questi comitati nascono principalmente in contrapposizione alle nostre scelte – afferma il Sindaco – ma c’è anche chi le condivide. Si tratta di un fenomeno interessante, anche se si sta sviluppando in un clima eccessivo, perché significa che si stanno toccando interessi vari e consolidati: economici, culturali, ideologici, psicologici e «personali». La stagione della civicità non è finita”.
“È illusorio pensare che avremmo risolto tutti i problemi della città in pochi mesi – continua Raimondi – Basta girare la città per vedere i cantieri aperti per «mettere una pezza» a 20 anni di incuria. In questo periodo abbiamo dimostrato di non avere paura di prendere le decisioni di cui Gaeta ha bisogno. Siamo stati eletti e abbiamo il diritto e il dovere di amministrare facendo delle scelte seguendo il nostro programma e interpretando la voglia di cambiamento radicale senza il quale non è possibile lo sviluppo uguale per tutti. L’Amministrazione ha il merito di aver messo in movimento la città”.
“C’è pieno rispetto nei confronti dei comitati quando questi agiscono basandosi sulla verità e non quando sono aizzati da professionisti della menzogna – conclude Raimondi – Per esempio, nel caso della scuola Mazzini si stanno mettendo in giro delle falsità ad arte in quanto non c’è alcun atto ufficiale sul che riguardi l’edificio scolastico. Non voglio negare l’autorizzazione per alcun banchetto per la raccolta di firme, ma voglio darla solo se il motivo è veritiero. La situazione è ad un livello di valutazione generale. Sono stati ascoltati i soggetti interessati, ovvero il consiglio di quartiere e due volte i genitori degli alunni e l’Amministrazione ha registrato la contrarietà di questi ultimi. A settembre non è detto che si trasferiscano le classi del Mazzini. Al di là dei campanilismi, l’Amministrazione può riflettere sulla qualità degli edifici scolastici che offre?”.

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