mercoledì 6 febbraio 2008

* SOS Cultura

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Frascati e la Cultura (Raccolta di firme)
Siamo venuti a conoscenza delle dimissioni del Sindaco di Frascati (RM), una delle cui cause, leggendo la stampa, sembrerebbe essere la richiesta di alcuni componenti della maggioranza di ridurre ulteriormente i fondi in bilancio per la Cultura. La questione ci ha allarmato tanto da spingerci a esprimere, quali cittadini partecipi e attenti alla vita del paese, le nostre più vive preoccupazioni. Siamo convinti che il valore dato alla cultura nella gestione della cosa pubblica sia uno degli elementi distintivi e irrinunciabili della amministrazione di un comune. Siamo inoltre convinti che mai come in questo momento, per l’Italia complessivamente e di conseguenza per ogni suo comune, si possa parlare di emergenza culturale. Le ragioni sono molteplici, non ultime certamente quelle legate a una mutazione e moltiplicazione dei mezzi comunicativi che insidiano, se male utilizzati, il senso critico. Per questo riteniamo che in relazione alla spesa per la gestione della cultura, che tra l’altro dovrebbe essere considerata non una spesa ma un investimento soppratutto a favore delle generazioni future, non sia corretto mettere inluce quanto si spende, ma come lo si fa. Riteniamo motivo di orgoglio appartenere a una comunità che è stata capace di dotarsi di una Biblioteca comunale come quella inaugurata nel 2005; di una biblioteca per bambini (Casa di Pia) che avrà presto una collocazione più idonea (all’interno di uno spazio bello e attrezzato per giochi per l’infanzia come il Parco dell'Ombrellino); di un complesso museale di grande rilevanza nazionale, oggettivamente bellissimo e del tutto integrato nella storia di Frascati, quale le Scuderie Aldo Brandini; di un nuovo importante spazio di aggregazione sociale, culturale e civile quale l’istituto ex“Maestre Pie Filippini”; di centri di ricerca che, nonostante la vergognosa crisi della ricerca (n.d.r. e dei finanziamenti per la ricerca) scientifica nel nostro paese, esistono e resistono, e grazie alle iniziative comunali, sono ogni giorno più vicini alla popolazione, alle scuole, ai giovani ed alla loro creatività; e, inoltre, di manifestazioni culturali frequenti e di grande rilievo (alcune mostre di arte sono state oggetto di giudizi assolutamente positivi sulla stampa nazionale) e, cosa ancora più importante, premiate da un afflusso significativo di visitatori provenienti da altre città italiane e straniere. Per non parlare del Festival internazionale delle Ville Tuscolane, dei concerti, dei convegni, delle presentazioni di libri e delle rassegne musicali. Infine va citata l’attenzione e la collaborazione offerta alle Associazioni culturali operanti nel nostro territorio, alcune delle quali hanno contribuito in maniera evidente (e con lavoro assolutamente volontario!) alla crescita culturale della popolazione. Insomma, in questi anni, per la prima volta abbiamo visto Frascati assurgere alla ribalta nazionale e internazionale, non per ragioni di cronaca, ma per iniziative ed eventi culturali promossi dal Comune. Non siamo così ingenui da non essere profondamente coscienti del rischio insito nella natura stessa di quello che attualmente viene definito, con un termine corrivo, “evento culturale”: l’evento può contenere alcuni elementi negativi, come l’effimero, lo spettacolare, insomma il vacuo. Non crediamo che la politica culturale del Comune di Frascati abbia privilegiato manifestazioni prive di contenuto, e crediamo invece che abbia operato in modo tale da promuovere la nascita di nuove strutture permanenti appoggiando e rafforzando anche le istituzioni culturali preesistenti. È questo il caso del Premio Poesia giunto (lo diciamo con orgoglio) alla 47ma edizione, avendo premiato i poeti italiani più significativi degli ultimi decenni. Tale Premio è percepito dai cittadini non come un momento di bisboccia trabizzarre figure, poeti e amanti della poesia, (come da taluni sembra essere considerato), ma come uno dei momenti più qualificanti della stessa vita di Frascati. È da notare che le spese per la cultura nel magro bilancio che purtroppo affigge tutti i comuni italiani, non sono andate a detrimento dei compiti istituzionali ad esempio in materia sociale e scolastica; infatti le scuole e i servizi sociali sono curati al punto che i cittadini della aree circostanti “invidiano” i servizi forniti dal comune di Frascati, percepiti come servizi di eccellenza. Per tutte queste ragioni, ci auguriamo che comunque si evolva la crisi istituzionale che stiamo vivendo, non venga meno la continuità della politica culturale svolta da questa Amministrazione. Sollecitiamo tutti coloro che condividono i contenuti di questo scritto a diffonderlo e aderire inviando una e-mail con nome e cognome a uno dei seguenti indirizzi:

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