mercoledì 28 novembre 2007

* ALLA GAZZETTA DEGLI AURUNCI

(NOVEMBRE 2007)

Salve,

volevo farvi i miei più sentiti complimenti per aver toccato un argomento che ben pochi sognano di toccare. La vostra presa di posizione nei confronti del nucleare potrebbe aiutare a risvegliare qualche testa. Avete detto bene: il referendum è stato fatto cavalcando l'onda emozionale della allora recente disgrazia. Ma è stato veramente sicuro "chiudere" le centrali nucleari già operanti in Italia (le virgolette sono d'obbligo, il non immettere energia nel circuito nazionale di distribuzione, vuole veramente dire che la centrale non possiede combustibile nucleare e che non vi è alcun rischio di catastrofe? Le centrali a noi più vicine sono tutt'oggi presidiate da personale qualificato...)?
L'Italia, con la solita intelligenza politica che la contraddistingue, è riuscita in un sol colpo a spendere miliardi delle vecchie lire per la costruzione delle centrali (ingrassando le tasche di chissà chi) e, successivamente, a spendere altri miliardi di lire per mantenere in efficienza una centrale che non produce (si, avete capito bene, una centrale non si può semplicemente "lasciare li così").
Vi rinnovo i miei complimenti, con la speranza di vedere tra i vostri articoli altri pezzi di questo calibro (nucleare, differenziata..)
Saluti,

Alessio Pierluigi Placitelli

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