sabato 29 dicembre 2007

* BILANCIO REGIONALE

MISERO E PRIVO DI QUALSIASI
STRATEGIA DI SVILUPPO

di Everardo Longarini (Portavoce del Presidente Armando Cusani)

Durante le festività natalizie abbiamo analizzato, compiutamente, la proposta della giunta regionale riguardo al Bilancio finanziario 2008.
Abbiamo letto la relazione dell’assessore preposto e la documentazione di sintesi dei vari assessorati connessa agli obbiettivi da perseguire nel corso del prossimo anno.
Nonostante l’attenta e scrupolosa analisi non siamo riusciti a rintracciare alcun riferimento normativo e finanziario serio riguardante lo sviluppo locale dei territori provinciali e comunali della Regione Lazio.
Nello specifico non abbiamo riscontrato nessun riferimento né al famoso “Progetto Latina” né per i progetti delle altre Province del Lazio.
Eppure nella primavera scorsa Piero Marrazzo, attraverso una imponente sceneggiata mediatica, aveva dedicato questi fantomatici progetti di sviluppo territoriali provinciali ai giovani ventenni del 2015.
Ancora una volta, dunque, il sommo Governatore, attraverso il documento finanziario 2008, ha dimostrato tutta la sua inaffidabilità, la sfrontatezza politica e la sua mancanza di rispetto verso i territori provinciali, offendendo le istituzioni locali e le nuove generazioni delle province laziali.
Per quanto concerne la nostra realtà provinciale, poi, dobbiamo registrare il definanziamento della Legge regionale n.27/2001 sulle Città di Fondazione e la n.21/95 riguardante “Lo sviluppo e l’occupazione in Provincia di Latina”.
Questo, nonostante le precise richieste inoltrate all’assessore al bilancio regionale anche dai sindacati e dalle associazioni imprenditoriali pontine.
Abbiamo potuto constatare, inoltre, che i finanziamenti millantati in questi giorni d’abbondandi libagioni, da parte dei consiglieri regionali del centro sinistra pontino sulla viabilità e sulla rete ferroviaria in Provincia di Latina, sono sempre gli stessi.
Milioni d’euro che si trascinano stancamente dai bilanci regionali precedenti, dimostrando così anche un’eclatante incapacità di spesa delle risorse esistenti da oltre tre anni da parte dell’attuale governo regionale.
Ma l’aspetto più grave che si evince dalla lettura del documento finanziario regionale è la sua debolezza politica e programmatica.
Si tratta di un “bilancio parolaio”, tipico della cultura politica-ideologica della sinistra radicale, che non trova riscontro con le reali esigenze sociali e di sviluppo dei sistemi produttivi locali e regionali.
Infine, non possiamo non denunciare che con l’approvato bilancio la Regione ipoteca gravemente anche buona parte dei finanziamenti messi a disposizione dai fondi strutturali dell’Unione Europea 2007/2013.
Irretendo, di fatto, le procedure concorsuali e d’evidenza pubblica a favore degli Enti Locali stabilite dalle direttive europee.
Anche in questo ultimo caso la Regione Lazio ed in particolare l’assessore al bilancio Luigi Nieri, dimostra nei fatti concreti che la concertazione e la partecipazione democratica rappresentano solo un mero esercizio politico-dialettico, assolutamente demagogico e inaccettabile anche dal punto di vista morale.
Con l’augurio di un Felice 2008 per tutti.

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