venerdì 21 dicembre 2007

* Il Capodanno del caos

SILB - FIPE
Associazione Italiana Imprese
di Intrattenimento Danzanti
e di Spettacolo

La federazione dei pubblici esercizi lancia l’allarme. Nella notte di San Silvestro la situazione potrebbe sfuggire di mano. Non sospendere il divieto di alcol nei locali con intrattenimento almeno nell’ultima notte del 2007 porterà i cittadini a bere nelle strade, prima di guidare
La notte di benvenuto al 2008 rischia di passare alla storia per il caos. Non si tratta della confusione dovuta alla normale baldoria di fine anno, ma di qualcosa di più serio. A lanciare l’allarme sono Italo Di Cocco Presidente Provinciale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) e Rino Polverino Presidente Provinciale di Silb, Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e Spettacolo, aderenti a Confcommercio.
Il divieto di somministrazione e vendita di alcolici dopo le due di notte, entrato in vigore con la legge sulla sicurezza stradale, non sarà sospeso neanche nella serata più attesa e vissuta da tutti i cittadini. Il timore degli esercenti dei locali, basato sugli umori dei clienti, è quello di veder uscire tutte le persone dalle due di notte per riversarsi sulle strade a bere senza controllo con tanto di scorribande per le strade. Ancor più grave potrebbe essere il “rimedio” escogitato dai festaioli di introdurre alcolici all’interno dei locali per continuare a bere anche dopo il divieto.
Fipe e Silb Nazionali hanno inviato ai Ministri competenti una lettera con la richiesta di sospendere il provvedimento almeno per il Capodanno, impegnandosi ad attuare a loro spese il progetto “Guidatore designato”. In pratica verranno offerti gratuitamente un ingresso e due consumazioni (rigorosamente analcoliche) a quei consumatori che all’uscita del locale risulteranno avere un tasso alcolemico nei limiti di legge.
“Molti clienti -ha dichiarato Rino Polverino, Presidente Silb- ci hanno riferito di voler trascorrere le vacanze della fine d’anno in paesi stranieri vicini. A quanto ci risulta una delle mete più gettonate sarà la Spagna. Non c’è da meravigliarsi se il paese di Zapatero ha superato l’Italia in termini di Pil. Anche secondo le statistiche presentate in questi giorni, la percentuale di italiani che trascorreranno il Capodanno all’estero è più alta di quella registrata lo scorso anno”.
Secondo i gestori dei locali da ballo, nella clientela si sta registrando una insofferenza crescente verso tale divieto che si riversa sui barman sempre più spesso minacciati quando si rifiutano di servire bevande alcoliche dopo il divieto.
“C’è anche un altro aspetto molto preoccupante –aggiunge Rino Polverino– e tutt’altro da sottovalutare, perché spesso ci troviamo a rischio di sanzione per una colpa non commessa. Infatti se il cliente esce dal locale dopo le due, compera una bottiglia di alcolico e rientra per consumarla, l’esercente rischia ugualmente la chiusura del locale da 7 a 30 giorni”.

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