mercoledì 30 aprile 2008

* Latina - centro fieristico

Un Centro fieristico polivalente alla Ex Rossi Sud

E’ stato approvato dalla IV Commissione provinciale Attività Produttive, presieduta da Bruno Creo, lo studio di un “centro polifunzionale” da realizzare nell’area e negli edifici dell’ex complesso industriale Rossi Sud di Latina per il completamento e lo sviluppo del quartiere fieristico.
L’incarico è stato affidato agli architetti Rolando Zorzi e Chiara Tonelli.
“Sono soddisfatto del lavoro portato avanti dalla Commissione – commenta Creo - sono convinto che un polo fieristico polivalente di questa portata ben s’inserisce in una prospettiva di rilancio e di sviluppo per tutto il territorio”.
Alla luce del tempo trascorso dall’approvazione del progetto preliminare, avvenuta il 17 ottobre 1996 e delle modificazioni intervenute nell’ultimo decennio sul mercato fieristico, l’incarico, compatibilmente con le linee progettuali già in essere, è stato sviluppato con il fine di individuare vocazioni nuove che risultino maggiormente consone alle attuali dinamiche di mercato, ottemperino al contempo alla necessità di generare flussi economici in grado di sostenere nel tempo la gestione dell’iniziativa e risultino compatibili con la destinazione fieristica a cui l’area ed i finanziamenti sono stati assegnati.
“È apparso evidente fin dalle prime battute dell’indagine – spiegano i progettisti incaricati - che, proprio in riferimento alla debolezza dell’intero settore fieristico, non sarebbe stato possibile l’attuazione di un progetto di finanza integrale, e cioè l’individuazione a mezzo di procedura pubblica di un soggetto che conducesse in prima persona e con propri canali finanziari il completamento delle opere e quindi la gestione del complesso.
Gli incontri avuti con investitori e gestori di livello nazionale e internazionale hanno chiaramente indicato che soltanto tale percorso avrebbe garantito l’adeguata remuneratività.
La Provincia, in ogni modo, ha espressamente inteso la valorizzazione dell’area come un’occasione per la creazione di opportunità di sviluppo territoriale”.
Le nuove attività insediabili sono state in ogni caso individuate e valutate anche tra quelle in grado di consentire, per singole parti, attrattività ed appetibilità da parte di investitori privati attraverso i meccanismi della finanza di progetto.
Se l’obiettivo generale dell’istruttoria è stato quello di proporre uno scenario d’uso definitivo e compatibile con la destinazione fieristica dell’insediamento, è stata anche considerata una flessibilità d’uso a breve termine, che consenta la messa in funzione, durante i lavori di realizzazione o di completamento, delle attività insediabili negli edifici già realizzati o ristrutturati e nelle aree già sistemate e agibili. L’istruttoria necessaria all’individuazione delle attività da inserire nell’area è stata condotta seguendo alcuni presupposti, che sono di seguito elencati:
- la centralità dell’intervento rispetto al territorio, al fine di generare attrattività ad ampia scala;
- la valutazione dell’attuale sistema dei collegamenti e delle condizioni di raggiungibilità dell’area rispetto alle principali infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e navali;
- la definizione di un mix di funzioni che tra loro si ottimizzino e generino un circolo virtuoso e non costituiscano una semplice sommatoria di singole attività;
- la previsione di attività che garantiscano il funzionamento dell’area 24 h/24, al fine di garantire sicurezza, maggiore appetibilità, più ampio uso e remunerazione.
L’obiettivo dell’istruttoria si può pertanto sintetizzare nelle seguenti finalità:
- proporre un progetto fattibile, in grado di gestirsi e mantenersi efficiente nel tempo;
- coagulare iniziative esistenti compatibili che trovino consenso nel tessuto urbano e nel territorio;
- costituire un volano di promozione e sviluppo socio economico del territorio.
È stato pertanto attivato un ampio e costruttivo dialogo con i soggetti istituzionali ed imprenditoriali di primo piano presenti nel territorio, al fine di conoscere, per poterle valorizzare, le iniziative in corso e definire gli scenari più plausibili di sviluppo.
Inoltre l’incarico è stato svolto tenendo conto della vocazione della Provincia di Latina di promuovere, incentivare e sostenere le attività afferenti ai settori della cultura, della didattica, della ricerca scientifica, tecnologica ed applicata anche con particolare riguardo al sistema universitario e a quello degli enti pubblici di ricerca; del ruolo che svolge la Provincia per il governo del territorio ai sensi della LR 38/99 nonché delle funzioni e dei compiti che la Provincia stessa ha ai sensi degli articoli 19 e 20 del decreto legislativo 267/00 relativamente alla collaborazione e assistenza tecnico-amministrativa tra enti locali.
Per tale ultima ragione è stata tenuta in grande considerazione l’esistenza di un protocollo di intesa sottoscritto il 26 settembre 2006 dalla Provincia di Latina e dalla Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Latina, che prevede la pianificazione e la gestione congiunte dell’area e degli immobili denominati “Ex Rossi Sud”.
Tale protocollo prevede la destinazione dell’area a polo fieristico, nuova sede della Camera di Commercio e delle associazioni di categoria, centro permanente per convegni e congressi, sportello universitario specializzato in scienze e tecniche commerciali, servizi generali.
Con tale protocollo s’intende formare un coordinamento tecnico tra i due soggetti volto alla definizione di «una soluzione progettuale complessiva che vada a definire il “Centro fieristico Integrato”…, prevedendo miglioramenti dello stesso ove necessari … ed individuare ulteriori obiettivi per il coinvolgimento di altre amministrazioni o enti territoriali interessati allo sviluppo del “Centro fieristico Integrato” nel suo insieme e nel suo divenire polo gravitazionale di interessi provinciali, regionali, nazionali ed extranazionali».
“Ci avviamo, dunque, verso la conclusione di un iter portato avanti con grande trasparenza e che dovrà concludersi nel più breve tempo possibile – commenta l’Assessore alle grandi Opere e Società partecipate Pasquale Fusco – perché quanto prima ci sarà consegnato l’immobile i cui lavori nei capannoni stanno giungendo al termine.
Sarebbe quindi sbagliato lasciarli inutilizzati”.

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