domenica 6 gennaio 2008

* Allarme immondizia

“Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano -afferma Armando Cusani, Presidente della Provincia di Latina- si dice “allarmato” per la situazione causata dalle migliaia di tonnellate di immondizia accumulate sui marciapiedi delle città campane.
E’ una condizione, quella in cui versa la regione campana, che si ripropone da almeno 14 anni e purtroppo poco è stato fatto per risolvere il problema del ciclo intergrato dei rifiuti solidi urbani.
Quello che m’interessa evidenziare, però, senza generare inutili allarmismi, è che probabilmente anche la Provincia di Latina sta correndo da qualche tempo il rischio di trovarsi presto nelle medesime posizioni.
Perchè, come abbiamo sempre denunciato nel corso degli ultimi tra anni e mezzo, la Regione Lazio, attraverso l’infelice “Piano degli Interventi di Emergenza dei Rifiuti Urbani”, non prevede la chiusura del ciclo con un impianto di termovalorizzazione da localizzare sul territorio pontino.
Su questo delicato tema la Provincia di Latina non ha mai alzato barricate ideologiche o politiche di mera e strumentale contrapposizione, ma ha sempre posto alcuni punti fermi di discussione concertata, quest’ultima mai avvenuta.
Abbiamo sempre sostenuto che rispetto al piano proposto dalla Regione Lazio la Provincia di Latina non avrebbe mai:
-accettato nuovi aumenti di volumetrie abbancabili presso la discarica di Borgo Montello.
-di essere contro le discariche quale soluzione finale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
-di reclamare l’autonomia di gestione per il Ciclo Combinato dei Rifiuti.
-di spingere al massimo la raccolta differenziata.
-di chiudere il Ciclo Combinato dei Rifiuti con il sistema della termovalorizzazione.
-di dismettere subito e bonificare l’enorme discarica di Borgo Montello.
Questi, dunque, e solo questi i cardini su cui poggia la nostra linea politica e amministrativa a tutto vantaggio della popolazione pontina e soprattutto per quella di Borgo Montello/Bainsizza.
Saranno poi le vicende che stanno da tempo mettendo alla berlina la Regione Campania e l’Italia davanti agli occhi del mondo, che ci sembra di percepire, salvo alcune distinzioni di pura natura ideologica, che forse il male assoluto non è più la termovalorizzazione.
Il male assoluto, evidentemente, -termina Cusani- era e resta la incapacità politica di governare e decidere su un processo, quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che non conferisce più alibi a nessuno: in Campania, come nel Lazio, come in Provincia di Latina.
Per questo la Regione Lazio farebbe bene a conferirci le prerogative di legge per autogovernate questi fondamentali processi di gestione del territorio”.
Questa consapevolezza, a ben rileggere la notevole pubblicistica prodotta dall’Ente di Via Costa in questi anni, è stata chiara al Presidente Cusani e alla sua amministrazione fin dal primo giorno del suo insediamento.
La Provincia di Latina, ripetiamo, continua a volere un ciclo dei rifiuti “chiuso”: spingendo anche oltre il 60% la raccolta differenziata, per essere autonomi e per evitare qualsiasi forma di speculazione tariffaria.
Offriamo di seguito due dati indicativi per meglio chiarire il concetto: Acqualatina per smaltire i fanghi prodotti dai depuratori presenti sul territorio pontino li fa viaggiare alla volta della Puglia.
Le aziende farmaceutiche operanti in Provincia per smaltire i loro rifiuti speciali li impacchettano con destinazione Germania.
Tutto questo non ha senso e soprattutto non è competitivo per le stesse aziende e di riflesso per i cittadini, i quali subiscono gli onerosi costi aggiuntivi di gestione sui prodotti al consumo.
REPETITA JUVANT
Nella relazione introduttiva ad uno specifico Consiglio provinciale di fine giugno 2007 dedicato al problema dei rifiuti il Presidente Cusani affermava che ”Noi pensiamo che tale problema sia oggi ancora sottovalutato, ma in virtù di ciò che succede a poche decine di chilometri da noi, siamo convinti che il tema debba essere posto e risolto al più presto, perché siamo convinti che può scoppiare da un momento all’altro anche nella nostra Regione.
Bisogna prima di tutto interrogarsi sulle strategie per trovare una soluzione da adottare all’interno del secondo territorio più ampio della Regione Lazio e che produce una quantità di rifiuti tra i più consistenti dell’intera giurisdizione. Le dimensioni della vicenda sono grandi ed è per questo che la responsabilità della Provincia non deve essere “accessoria”: sulla materia dei rifiuti c’è una responsabilità diretta, anche se non si ha il potere esecutivo di intervento. La raccolta dei rifiuti in realtà non presenta problemi; i problemi si hanno quando si comincia a parlare dello smaltimento dei rifiuti.
In termini quantitativi l’ampliamento della discarica di Borgo Montello è passato in maniera un po’ troppo ordinaria e tutto ciò mi preoccupa.
Noi dobbiamo avere il coraggio e il dovere, invece, di trovare una soluzione in tempi brevi.
Ad oggi non esiste un quadro strutturato per i prossimi anni: ogni giorno che passa è un giorno perso. Realizzare un impianto di compostaggio è già un problema e lo dimostra il caso di Pontinia.
La principale preoccupazione è non avere una soluzione, anche solo di prospettiva, e i bilanci in tal senso non sono assolutamente positivi.
Ragioniamo sul presente e sul futuro con responsabilità.
Puntiamo sulla raccolta differenziata per arrivare al 50%, anzi il mio proposito e di superarlo per raggiungere il 60%, ma ciò comporta grandi investimenti, uno sforzo finanziario non indifferente che non ha nulla a che vedere con le poste di bilancio previste dalla Regione.
Noi della maggioranza abbiamo la stessa sensibilità dell’opposizione: la responsabilità è in mano nostra che siamo sovrani, eletti dal popolo, ma lo stesso popolo è l’arbitro della questione.
Se non ci impegniamo il rischio Campania è dietro l’angolo.
Spero di poter trovare con voi dell’opposizione una soluzione comune e condivisa”.
Da quel Consiglio la situazione in Provincia di Latina si è ancora di più aggravata: la discarica di Borgo Montello, invece di essere dismessa è in piena attività, la raccolta differenziata se è aumentata nei Comuni pontini lo si deve esclusivamente ai contributi economici della giunta Cusani e in Regione Campania, come evidenziava il Presidente della Repubblica Italiana e tutti i media dell’universo mondo, è quella che constatiamo.
Everardo Longarini
Portavoce del Presidente Armando Cusani

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