sabato 7 giugno 2008

* Velletri-nuovi magistrati

VELLETRI:
FINALMENTE NOMINATI DUE
NUOVI MAGISTRATI AL TRIBUNALE
CGIL:
ALMENO UNO SIA ASSEGNATO ALLA
SEZIONE LAVORO
In data 8 Aprile 2008 il Ministero di Grazia e Giustizia ha assegnato al Tribunale di Velletri due nuovi magistrati.
E’ importante E FONDAMENTALE che almeno uno dei due magistrati venga attribuito alla sezione lavoro perché la situazione giustizia a Velletri non è migliorata, anche a seguito dell’insediamento del quarto magistrato, come avevamo paventato. D’altronde l’accumulo di ben 10.000 processi e la sopravvenienza delle cause del circondario che ricomprende molti Comuni prima assegnati a Roma quali Pomezia, Ardea, Frascati, hanno cronicizzato la negatività della situazione di Velletri che è bene ricordare non ha modificato il precedente andamento più volte denunciato.
Al Giugno del 2006 le cause pendenti presso la sezione lavoro del Tribunale di Velletri erano pari a ben 11.171,, le nuove sopravvenienze dal Luglio 2005 al Giugno 2006 ammontano a 4.999 cause, i procedimenti esauriti sono stati 4,055.
Il quoziente ricambio per il periodo 1/7/2005 –30/6/2006 è stato pari ad 81,1 il più basso del Lazio dopo Tivoli e ciò malgrado il fatto che i magistrati del lavoro del nostro Tribunale siano i più produttivi in assoluto.Infatti, costoro, nelle predette gravi difficoltà organizzative, riescono a mantenere una media di oltre 1350 sentenze ognuno e ciò costituisce il dato statistico più elevato tra tutti i Tribunali del Lazio. Avevamo paventato che in tale contesto con una giacenza media di 11.000 procedimenti ed un incremento annuo di 1000 procedimenti circa, anche l’insediamento del 4° magistrato non avrebbe contribuito a deflazionare la situazione del Tribunale di Velletri. Di fatto ciò è accaduto e nonostante la costituzione della Sezione Lavoro oggi operante con 4 magistrati la situazione non è migliorata, i tempi di fissazione delle cause varia da 8 mesi a un anno e mezzo, anzichè 60 giorni. Si avverte ancora di più la insufficienza del personale e l’inidioneità delle infrastrutture.In tale contesto non è pensabile che con l’insediamento di due nuovi magistrati non venga disposta l’assegnazione di almeno uno alla Sezione Lavoro, che peraltro stagna ancora in ambienti inadeguati, non essendo stata allestita la promessa nuova sede. Occorre una mobilitazione di tutta la società civile: dei Comuni, del Presidente del Tribunale, dei magistrati della sezione lavoro, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e delle altre sigle sindacali, perché il Consiglio Superiore della Magistratura decida in conformità alle nostra richiesta, che è rivolta all’ottenimento di una giustizia veloce per i cittadini e lavoratori. Chiediamo l’adesione da parte delle strutture sociali e politiche ad appoggiare la richiesta che intendiamo presentare al C.S.M.

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