martedì 22 gennaio 2008

* Cusani contro Regione

Il Presidente Armando Cusani
scrive ai ministri Bersani e Rutelli

La “battaglia” in corso tra la Provincia di Latina, rispetto al censurabile comportamento politico ed amministrativo della regione Lazio, non scaturisce da una mera opposizione tra schieramenti concettuali diversi.
La realtà vera è che la Provincia di Latina contesta alla Regione la sua incapacità di governo del territorio, soprattutto di quello pontino, penalizzato, quest’ultimo, in maniera sistematica.
La nostra critica politica, quindi, parte e si ferma esclusivamente a quest’enunciato e tutti i rilievi che proponiamo all’attenzione dei cittadini sono costruiti sugli ATTI prodotti da Marrazzo e company.
L’ultimo che abbiamo preso in esame è “l’elemosina” elargita dall’assessore Giulia Rodano al teatro comunale del capoluogo.
Il Presidente Cusani, in settimana, era intervenuto sottolineando come il riparto dei finanziamenti produceva uno sbilancio a tutto danno della Provincia di Latina.
L’assessora Rodano assegnava, infatti, 7 milioni d’euro a Frosinone, tre milioni e mezzo a Viterbo, 700 mila a Rieti e Latina
Stanziamenti attribuiti nell’ambito di un provvedimento più ampio, che riguarda un impegno finanziario complessivo di circa 40 milioni di euro provenienti da diversi strumenti finanziari: statali, regionali e comunitari.
Tali programmi, come abbiamo avuto modo di rilevare in diverse occasioni, sono disciplinati dalle direttive del CIPE e da rigorose procedure di concertazione.
“Oltre al grave comportamento vessatorio e discriminante -scriveva Cusani- attuato nei confronti dei cittadini del territorio provinciale di Latina, non possiamo non denunciare l’inaccettabilità delle procedure adottate dalla Regione, la quale sta operando in difformità delle normative vigenti e al buon senso politico e istituzionale. “Per questo -terminava Cusani- chiederò formalmente al Ministero dei Beni Culturali, agli organi competenti del CIPE ed ai Nuclei di Valutazione ministeriali e regionali, di avviare urgentemente le azioni di controllo sulle procedure di legge e sugli atti adottati della Regione”.
Alla nota stampa del Presidente della Provincia di Latina la Rodano rispondeva con argomentazioni inconsistenti e nell’occasione ri-palesava la sua netta incompetenza politico- amministrativa.
Come promesso Cusani si armava di carta e penna e denunciava, ufficialmente, i non corretti comportamenti ai Ministri Bersani e Rutelli, a Marrazzo, all’assessore regionale Nieri e al presidente del Nucleo di Valutazione del Cipe.
“Questo Ente -scrive Cusani- riscontra l’adozione di provvedimenti importanti, da parte della Regione Lazio, effettuati in maniera difforme rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente.
Mi riferisco, con particolare riferimento, a quanto sta avvenendo nella gestione amministrativa-finanziaria, nonché alle procedure assunte dalle strutture regionali circa la stipula degli Accordi di Programma Quadro tra Stato e Regione, e più specificatamente agli APQ concernenti i settori Ambiente e Cultura .
Questo Ente ritiene che le scelte effettuate dagli Assessori Zaratti (Ambiente) e Rodano (Cultura), non ottemperino precisamente alle procedure della concertazione negoziale stabilite dalla legge 662/96, né rispettino le direttive sancite del CIPE, e ribadite con apposita Deliberazione n.14 del 22 marzo 2006 con la quale si dispongono più chiaramente, i criteri e le modalità da seguire per la scelta dei progetti ammissibili a finanziamento e per l’attribuzione delle risorse medesime alle Regioni e Province autonome.
Si vogliono segnalare, inoltre, forti contraddizioni tra gli strumenti della programmazione concertata a livello locale, formalmente approvati dalla stessa Regione Lazio. vedi Sistemi Locali individuati dall’ex Obiettivo 2 – L.R. 40/99 Aree di Programmazione Integrate, Patti Territoriali, Protocolli d’Intesa tra Regione e Province del Lazio ecc) e l’individuazione degli interventi finanziati. Tanto che in taluni casi si è registrato il finanziamento d’interventi privi di qualsiasi progettazione e mai richiesti dagli stessi Enti Locali e Territoriali beneficiari. In altri casi, addirittura, abbiamo constato assegnazioni di finanziamenti su beni di proprietà privata mai richiesti e pubblicamente rifiutati dagli stessi beneficiari.
Ritengo che bastino solo queste brevi e sintetiche considerazioni per indurre tutti voi ad avviare urgentemente una profonda verifica di monitoraggio e controllo sulle procedure adottate e sugli investimenti effettuati dagli Assessorati regionali all’Ambiente ed alla Cultura della Regione Lazio in merito alla definizione e approvazione degli APQ relativi alle annualità 2006/2007”.
E’ solo il caso di evidenziare, infine, che in altre situazioni si rasenta addirittura la farsa, come nel caso del finanziamento “pre elettorale” assegnato al Comune di Formia.
Erogazione che la Rodano tenta infelicemente di giustificare battezzando Formia Comune connesso e funzionale all’area dell’Attrattore Culturale di Fossanova - Priverno.
Chi vive in provincia di Latina e legge gli opuscoli pubblicati sugli Attrattori Culturali dalla stessa Regione Lazio, sa bene che la Città di Formia ha tante virtù, ma non ha nulla a che vedere con l’ambito territoriale dell’Attrattore Culturale di Fossanova – Priverno.
Everardo Longarini


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