Formia tra mare e montagna
La nostra città offre un importante connubio fra montagne ed il mare. Un’importante risorsa che molte città ci invidiano e che il centro sinistra non ha voluto valorizzare.
La nostra montagna ha bisogno di maggiori servizi ed investimenti che la rendano competitiva. Essa offre molto dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. E’ sede di molte aziende zootecniche di antica tradizione ed è anche un centro d’interesse nella stagione venatoria quando è frequentata da sportivi con la “S” maiuscola che rispettano la natura e non da vili bracconieri che infangano la categoria dei cacciatori.
La nostra montagna, con le sue risorse, è stata però abbandonata in questi 15 anni. E’stata vittima d’incendi senza che venisse fatto nulla in termini di pianificazione e programmazione per poterli evitare. Incendi che stanno mettendo in serie difficoltà quanti vivono la montagna sia dal punto di vista lavorativo che da quello turistico sportivo.
Altro aspetto che è stato trascurato è stata la tutela e valorizzazione di molti itinerari che, per gli appassionati delle passeggiate in montagna, sarebbero particolari punto di attrazione. Un esempio è rappresentato dalla vecchia strada militare che parte da via cervara e si inoltra sulle nostre montagne offrendo un paesaggio mozzafiato. L’amministrazione Bartolomeo è riuscita a lasciare quella strada nel degrado più assoluto divenendo un punto d’incontro per tossicodipendenti ed una discarica a cielo aperto di tanti materiali.
Questa è l’attenzione al turismo formiano mostrato dal centro sinistra. Una amministrazione che, riducendo progressivamente le risorse investite nel settore, è riuscita a far diventare Formia il fanalino di coda del turismo pontino.
Dott. Giacinto D’Urso
Gianni Carpinelli
La nostra città offre un importante connubio fra montagne ed il mare. Un’importante risorsa che molte città ci invidiano e che il centro sinistra non ha voluto valorizzare.
La nostra montagna ha bisogno di maggiori servizi ed investimenti che la rendano competitiva. Essa offre molto dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. E’ sede di molte aziende zootecniche di antica tradizione ed è anche un centro d’interesse nella stagione venatoria quando è frequentata da sportivi con la “S” maiuscola che rispettano la natura e non da vili bracconieri che infangano la categoria dei cacciatori.
La nostra montagna, con le sue risorse, è stata però abbandonata in questi 15 anni. E’stata vittima d’incendi senza che venisse fatto nulla in termini di pianificazione e programmazione per poterli evitare. Incendi che stanno mettendo in serie difficoltà quanti vivono la montagna sia dal punto di vista lavorativo che da quello turistico sportivo.
Altro aspetto che è stato trascurato è stata la tutela e valorizzazione di molti itinerari che, per gli appassionati delle passeggiate in montagna, sarebbero particolari punto di attrazione. Un esempio è rappresentato dalla vecchia strada militare che parte da via cervara e si inoltra sulle nostre montagne offrendo un paesaggio mozzafiato. L’amministrazione Bartolomeo è riuscita a lasciare quella strada nel degrado più assoluto divenendo un punto d’incontro per tossicodipendenti ed una discarica a cielo aperto di tanti materiali.
Questa è l’attenzione al turismo formiano mostrato dal centro sinistra. Una amministrazione che, riducendo progressivamente le risorse investite nel settore, è riuscita a far diventare Formia il fanalino di coda del turismo pontino.
Dott. Giacinto D’Urso
Gianni Carpinelli
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