FEDERAZIONE NAZIONALE
DELLA STAMPA ITALIANA
Unione Nazionale Cronisti Italiani
La procura di Venezia contro Carlo Mion
Unione Nazionale Cronisti Italiani
La procura di Venezia contro Carlo Mion
della ‘’Nuova di Venezia e Mestre”
UNABOMBER : ANCORA PERQUISIZIONI INTIMIDATORIE
UNABOMBER : ANCORA PERQUISIZIONI INTIMIDATORIE
L'hanno tirato giù dal letto alle sette del mattino e gli hanno perquisito la casa. Poi l'hanno portato in redazione e gli hanno perquisito la scrivania e frugato nella memoria dell'hard disc. Non siamo in Uzbekistan ma in Veneto, dove oggi è stato preso di mira dalla Procura il settimo giornalista in pochi mesi. Carlo Mion, redattore della "Nuova di Venezia e Mestre" è stato perquisito su ordine del sostituto procuratore Michele Dalla Costa ancora una volta per i servizi sul caso "Unabomber".
Cinque agenti della sezione di polizia giudiziaria hanno passato a setaccio la sua abitazione di primo mattino e poi hanno frugato la memoria del suo computer in redazione a Mestre, sequestrando file e file di memoria e acquisendo documenti.
Dopo i colleghi Lino Lava (Il Gazzettino) ed Enzo Bordin (il Mattino di Padova), dopo i colleghi de il Trentino, dopo Claudio Ernè, giudiziarista del Piccolo di Trieste, dopo Ugo Dinello, cronista della "Nuova" e Diego Neri (Il Giornale di Vicenza) il collega Carlo Mion sta pagando il buon lavoro svolto per informare i lettori.
La perquisizione di oggi appare ancora più incredibile e dal tono intimidatorio se si pensa che si riferisce a notizie comparse su "la Nuova" nel novembre dell'anno scorso. La magistratura evidentemente pensa di poter impedire ai cronisti di adempiere al diritto-dovere di cronaca di informare i cittadini sugli sviluppi della inchiesta sull’inafferrabile Unabomber.
L'Unione nazionale cronisti italiani e il costituendo Gruppo cronisti veneti protestano per questo comportamento della magistratura di Venezia, che segnaleranno al CSM, e sollecitano l’intera categoria e reagire per tutelare la libertà di informazione.
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