mercoledì 27 febbraio 2008

* Sparagna - Sale un canto

venerdì 29 febbraio, ore 21.00
domenica 2 marzo, ore 18.00
ROMA, TEATRO QUARTICCIOLO
Via Ostuni, 8
(zona Prenestina-Casilina)
TEATRO-MUSICA
SALE UN CANTO
Le avventure del brigante Diciannove
e del suo servo Gabriele
Uno spettacolo di Ambrogio Sparagna di e con Ambrogio Sparagna (prima nazionale) Stefano Angelucci Marino: Brigante Diciannove Antonio Crocetta: l’aiutante Ambrogio Sparagna: musicista Erasmo Treglia: musicista Valentina Ferraiuolo: musicista.
Si consiglia la prenotazione
Info Acquisto Biglietti:
06-45460705/060608
Nel luglio del 1814 Domenico Regno, brigante dei territori pontifici dell’area dei Monti Lepini viene amnistiato. Si dice che il Regno sia riuscito a corrompere i secondini tanto che nelle periodiche relazioni inviate ai superiori il brigante viene descritto dai suoi carcerieri come "uomo pio e sinceramente pentito". Le note di merito sono così “efficaci” che viene scarcerato, generando profondo stupore nell’opinione pubblica in quanto primo esempio di brigante italiano amnistiato. Tornato in libertà Domenico Regno, conosciuto anche con il nomignolo Diciannove in virtù dei tanti litri di vino che riusciva a bere in una sola serata, decide di abbandonare i territori lepini e di darsi al contrabbando del sale. Questo proponimento però deve rimanere segreto: l’esperienza carceraria gli ha insegnato che non può fidarsi di nessuno;c’è il rischio che qualcuno possa tradirlo. Ha però un urgente bisogno d'aiuto tanto che accoglie a sé il servo pastore Gabriele, incontrato nel suo girovagare nelle terre d'Abruzzo, attirato dalla idea di cambiare vita. Non ha legami affettivi. Un tempo aveva una moglie, la bellissima Giovanna De Rossi di Bassiano, ma l'ha uccisa per gelosia. Questo delitto ha alterato il suo stato mentale provocandogli continue allucinazioni. Maltratta ed umilia il suo servitore, vede dovunque saline dove trafugare grandi bottini. Parla in continuazione di andare in India con il suo compagno fidato: il nobile Kahn, conosciuto nelle terre ravennate durante la sua ricerca delle saline. Il nobile è una figura misteriosa che Gabriele non ha mai visto. La famiglia di Khan, così racconta Diciannove al suo ingenuo servitore Gabriele, è originaria di Jaisalmer: un’antica città posta sulla Vie delle Spezie, nel cuore del deserto del Thar, nel Rajasthan indiano. Da quest’area sono partite le carovane zingare nell’anno 1000 verso l’Europa. Da quelle parti il mare è lontanissimo e il sale è una spezia pregiatissima da ricercare, trasportare, vendere e razziare. Per questo egli ha imparato sin da piccolo a rubare sale. E’ arrivato fortunosamente a Venezia dopo aver superato tante peripezie e da lì è sceso verso Ravenna spinto dalla ricerca del sale da contrabbandare. Farà parte anche lui della banda. Con lui si potranno fare delle razzie straordinarie cosicché una volta diventati ricchi partiranno per l' India dove costruiranno una vita nuova lontano dalle terre papaline.Su questo suggestivo scenario narrativo si intrecciano i dialoghi comici e surreali di Diciannove e Gabriele, recitati in una lingua dialettale antica tipica del territorio delle terre pontificie, e parti musicali eseguite da un trio strumentale che propongono alcuni canti d’amore della Campagna romana. Uno spettacolo particolare ricco di momenti di grande comicità, dove si incontrano storie affascinanti correlate da un simbolico espediente comune: la ricerca del sale. Un esercizio millenario comune a tutti i popoli che dovunque ha segnato in modo profondo la storia e lo sviluppo delle culture.Frutto delle ricerche storiche, della fantasia e delle composizioni musicali originali di Ambrogio Sparagna, questo racconto cantato ha come interpreti Stefano Angelucci Marino nel ruolo di Diciannove e coautore della scrittura , Angelo Crocetta nel ruolo di Gabriele e il trio composto da Valentina Ferraiuolo (tamburelli) Erasmo Treglia (ghironda, ciaramella, violino a tromba) e Ambrogio Sparagna (voce e organetto).

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