lunedì 4 agosto 2008

* Quesiti per la Regione

MONNEZZA & POLEMICHE
QUESITI PER MOSCARDELLI E COMPANY

Da qualche giorno il consigliere regionale del Pd Claudio Moscardelli attacca a testa bassa sui mezzi di comunicazione, quasi fosse un kamikaze, il sindaco del capoluogo e il presidente della provincia.
Qualcuno, e lo faccio io nell’occasione, gli dove però ricordare la storia di quel giapponese che dopo decenni e a guerra persa per il suo paese, ancora combatteva rintanato nella giungla.
Perché Moscardelli e il suo fido pard in terra pontina, De Marchis, si sta comportando allo stesso modo: mandato allo sbaraglio dal Commodoro Marrazzo e persa la guerra attacca senza speranza le posizioni di chi è vincente su tutta la linea.
Ed allora con pazienza devo ricordare a Moscardelli e a De Marchis, che è la stessa Regione Lazio nella sua nefasta politica portava avanti negli ultimi tre anni che ha voluto e vuole gli ampliamenti delle discariche per 1.200mila tonnellate: è negli atti ufficiali del piano che hanno sostenuto e votato.
E’ o non è stato il Lazio di Marrazzo che ha avuto negli ultimi tre anni la responsabilità di governare l’emergenza rifiuti?
E’ Marrazzo o no che in questi tre anni e fino al 30 giugno 2008 è stato il governatore della Regione, e tutti gli atti prodotti sul fronte dell’emergenza rifiuti (si fa per dire) sono stati votati con fideistico appoggio anche dal consigliere Moscardelli, quest’ultimo nella speranza di vedersi riconosciuta e accresciuta un’ulteriore fetta di potere?
Interrogativi ritengo politicamente legittimi che mi spronano ad andare oltre.
E’ mai possibile che il politicamente acculturato Moscardelli non sappia o faccia finta di non sapere che la Provincia di Latina ha dal 1998 un piano rifiuti nel quale ha individuato le aree utili per il trattamento dei rifiuti solidi urbani, votato e approvato anche dal Consiglio regionale?
E che la Provincia fino al 30 giugno 2008 non aveva nessuna competenza di legge nel ricercare tali aree e di conseguenza nulla poteva bloccare, nulla poteva decidere, né tantomeno quelle da destinare alla costruzione di impianti per la produzione di cdr.
Mi è oltremodo sconcertante che il Moscardelli non sappia che la Provincia di Latina, dove lui vive, senza alcun aiuto vero da parte della Regione Lazio, ha supportato e incentivato con fondi propri di bilancio la raccolta differenziata nei 33 Comuni fino a condurla al 20%.
E poi chi ha detto e dove sta scritto che il presidente Cusani e il sindaco di Latina vogliono per forza un termovalorizzatore?
Nei documenti ufficiali la Provincia scrive che:
1) il ciclo combinato dei rifiuti deve essere chiuso su base provinciale per evitare eventuali “speculazioni” sulla tariffa da applicare i cittadini;
2) la tecnologia non deve essere necessariamente quella della termovalorizzazione.
Per quanto riguarda le lobby che vivono, vegetano e fanno affari con la monnezza, il consigliere Moscardelli e il suo seguace De Marchis dovrebbero riflettere qualche istante per scoprire che lo “spacchettamento” che Marrazzo ha prodotto favorisce i potentati economici che stanno dietro al termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, di Colleferro e di quello in fase di realizzazione ad Albano Laziale.
Caro Moscardelli, Marrazzo che voleva cambiare tutto, non sono non ha cambiato niente, ma sta offrendo la possibilità a chi aveva le discariche di continuare ad averle, a sfruttarle… a realizzare affari.


Romolo Del Balzo
Consigliere Regionale F.I. Pdl

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