lunedì 18 febbraio 2008

* Fondi: comunicato Izzi

LA CASTA A FONDI

RICCARDO IZZI:
CHIAREZZA E TRASPARENZA
NEI MIEI CONFRONTI

Innanzitutto ci tengo a precisare che il sottoscritto non è al momento coinvolto in alcuna vicenda giudiziaria se non come vittima di tentativi di pressioni indebite che ho prontamente riferito alle autorità competenti e che sono in corso a tal fine gli opportuni accertamenti; inoltre preciso che non sono coinvolto nel “giro di usura” scoperto a Fondi negli ultimi giorni in alcun modo e che gli ultimi eventi nulla hanno a che vedere con la mia attività politica ed amministrativa.
Contesto nel metodo e nel merito la revoca della delega di assessore da parte del Sindaco di Fondi Parisella in quanto è stata adottata, contrariamente ad ogni etica, in mia assenza, notificando il provvedimento a mia moglie, con motivazioni assurde, illogiche e contraddittorie insinuando in maniera subdola sospetti sulla mia persona, quando in realtà si cerca solo di demolire la mia immagine in modo alquanto maldestro.
In merito alla Commissione di verifica amministrativa disposta dal Prefetto, la stessa ha preso spunto dalla copiosa documentazione che nell’ultimo anno è stata acquisita presso il Comune dall’autorità giudiziaria in diverse occasioni.
Già all’indomani della visita della Dia, il Sindaco ed il sen. Fazzone hanno cercato in più occasioni di farmi dimettere, e nell’ultima di queste, il Sindaco, alla presenza dell’Assessore De Meo e del capogruppo Biasillo, mi comunicava che se non mi fossi dimesso avrebbe preso lui provvedimenti contro di me, in quanto ripeteva che la mia presenza in amministrazione era diventata inopportuna. Ho risposto a queste insistenti pressioni affermando che non capivo per quale motivo avrei dovuto dimettermi anche perché una decisione simile comportava da parte mia una ammissione di responsabilità, d’altronde inesistente, oltre che una mancanza di rispetto dell’elettorato che mi ha votato. Evidentemente il Sindaco, scosso dai controlli in corso cerca in ogni modo di trovare un capro espiatorio da dare in pasto all’opinione pubblica.
A dire il vero, l’ostilità nei miei confronti da parte di Luigi Parisella e Claudio Fazzone è cominciata già sei mesi prima della scorsa campagna elettorale, quando emanarono un ordine preciso ai dirigenti di mettermi da parte e di non fare nulla che potesse avvantaggiarmi politicamente; durante la campagna elettorale è stato fatto di tutto per delegittimarmi e togliermi consensi elettorali cercando in ogni modo di non farmi primeggiare nella competizione in corso.
All’indomani della consultazione elettorale, nonostante fossi il primo eletto, Fazzone e Parisella non volevano assolutamente confermarmi come delegato ai lavori pubblici, ma non potendo negarmelo mi mettevano in condizione, tramite la nomina di un dirigente di loro assoluta fiducia e da loro istruito, di non poter assolutamente esercitare le mie competenze di assessore. Forse non dovevo vedere o sentire qualcosa? Io speravo che la situazione potesse cambiare ma il precipitare degli eventi ha confermato i miei sospetti. Una persona come me che non ha necessità della politica per vivere, a differenza di altri, che è indipendente e non ricattabile con promesse di posti di lavoro o incarichi, dà fastidio. Do fastidio anche perché rischiavo a loro giudizio di offuscare qualcuno di loro, ed in particolare il duopolio Luigi Parisella e Giorgio Fiore, che governano Fondi oramai da 15 anni, il primo come vicesindaco, assessore all’urbanistica e poi attuale Sindaco, il secondo come Presidente del Consiglio; duopolio che impera incontrastato a Fondi e non consente a nessuno di “toccare” il loro potere, chi lo tocca deve soccombere.
D’altro canto, Claudio Fazzone, che ha sicuramente il merito durante la legislatura regionale di aver portato a Fondi tanti finanziamenti, una volta persa la Regione ha di fatto “commissariato” il Comune di Fondi, per poter esercitare un pressante potere in tutti i settori amministrativi.
Tutto questo accade mentre la Città di Fondi sta vivendo una crisi politica ed economica mai vista prima, e nessuno di questi politici sta muovendo un dito per risollevarla; ma pensano solamente a coltivare il proprio orticello di potere, incuranti delle critiche e dei bisogni della gente.
Bisogna anche chiedersi infine perché il Sindaco, che è indagato in più di un procedimento penale, non si dimette e chiede invece al sottoscritto, che indagato ad oggi non lo è, di farlo?
Avv. Riccardo Izzi

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