martedì 19 febbraio 2008

* Patto di stabilità Formia

Formia, conti da “cartellino rosso”

Poco meno di un mese fa (23 gennaio) ci siamo trovati dinanzi ad un articolo del Sole 24 ore decisamente imbarazzante per l’amministrazione di sinistra di Formia. In particolare l’autorevole quotidiano, in un focus sui comuni poco virtuosi sul patto di stabilità relativo agli ultimi consuntivi approvati dai consigli comunali (2006), titolava testualmente “ Nel Lazio solo in sedici fuori dalle regole”. Con profonda delusione nello scorrere gli enti locali da “cartellino rosso” abbiamo potuto verificare ciò che già sapevamo, ovvero che, in relazione a quell’annualità, l’amministrazione di Formia non è stata capace di rispettare il patto di stabilità e quindi di contribuire alla riduzione del debito pubblico. Del resto non avevamo dubbi se consideriamo le spese allegre che stanno caratterizzando l’amministrazione Bartolomeo. Dovrebbero far riflettere la circostanza che non è l’opposizione a dirlo, ma il Sole 24 ore che certamente non può essere tacciato di simpatie destrorse!
Lo sforamento del patto 2006 ha già comportato, nel 2007 l’inasprimento dell’aliquota fiscale. In pratica i cittadini pagano, in senso laterale, per gli errori di chi li dovrebbe amministrare. Ma ci era stato detto che tutto sarebbe terminato mettendo le mani nelle tasche dei formiani , come se già questo fosse poco….
Invece, grazie all’ultima finanziaria del governo Prodi, arriva l’ennesima stangata ai degni compagni locali. Infatti si legge nella suddetta norma che solo gli enti “virtuosi” possono motivatamente aumentare la propria spesa per il personale ed i maggiori oneri non vanno calcolati ai fini del nuovo patto. Il presupposto per beneficiare di tale opportunità è l’aver rispettato il Patto negli ultimi tre anni.Ovviamente il Comune di Formia, grazie alla poco oculata gestione dei suoi amministratori, non lo ha fatto e sostanzialmente perderà la possibilità di aumentare la spesa in favore della città.
Come tutti sanno tale aumento costituisce il più importante strumento di flessibilità a disposizione delle amministrazioni, visto che consente di gestire con maggiori margini di autonomia questo settore e di finanziare anche nuovi interventi.
L’ennesimo treno è passato per Formia e l’ennesimo treno è stato perduto da questa amministrazione i cui limiti appaiono ogni giorno più evidenti, per non dire macroscopici. Il problema è che da troppi anni tutti ne stiamo pagando le conseguenze.
Massimo Giovanchelli
Maurizio Tallerini

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