mercoledì 28 maggio 2008

* Nota Senatore Fazzone

Dichiarazione Senatore Claudio Fazzone
“E’ veramente disgustosa la piega che sta prendendo la storia che mi vuole per forza di cose coinvolto in uno scontro con il giudice Cairo.
Disgustosa soprattutto sul piano della corretta informazione che dovrebbe essere trasmessa ai cittadini, ma anche sul piano prettamente politico, con attacchi alla mia persona da parte di soggetti che della correttezza istituzionale dovrebbero farne una bandiera condivisa.
Ho avuto modo di leggere l’ultimo comunicato firmato dall’intera nomenclatura del Pd della provincia pontina, i quali pur non sapendo nulla della vicenda e prendendo per buone le notizie pubblicate, hanno indossato i panni del PM di turno e condannato senza appello un accadimento che in realtà non è esistito.
Come ho avuto modo di rappresentare al giudice Cairo l’altro giorno in soli tre minuti di cordiale colloquio, decine di lavoratori con le loro famiglie stazionano da settimane sotto il Comune di Fondi alla ricerca di notizie e sostegno politico rispetto al loro posto di lavoro messo in pericolo.
Altro che ipotizzato scontro con la magistratura!
Ritengo sia un imprescindibile dovere di ogni parlamentare e di chi come il sottoscritto ha sempre inteso la politica al servizio dei cittadini, soprattutto di coloro che hanno realmente bisogno, offrire un supporto che vada oltre le belle e stucchevoli parole di circostanza.
Considerata, oggi, la persistente e scellerata strada intrapresa dai rappresentanti della sinistra regionale e pontina, ho pregato il dr. Cairo di intervenire nel merito ristabilendo la verità storica di quel colloquio, per far cessare tutte le speculazioni politiche e giornalistiche in atto contro la mia persona e la parte politica che rappresento.
A Loreto Bevilacqua, Sesa Amici, Raffaele Ranucci, Claudio Moscardelli e Domenico Di Resta, un solo finale invito: prima di schierarsi dalla parte degli integerrimi tutori dell’ordine, della sicurezza, della moralità, della buona politica, accertarsi che le notizie siano almeno veritiere.
Si eviteranno, così, rovinose cadute istituzionali, politiche e nei confronti anche del buon gusto”.

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