martedì 25 marzo 2008

* Formia: stop barriere

La nostra città ha bisogno di interventi volti ad abbattere tutte le barriere che l’amministrazione di centro sinistra ha eretto nei 15 anni in cui ha governato la città.
Queste barriere hanno reso la città poco vivibile per molti cittadini con difficoltà di deambulazione. Il sovrappasso della flacca, il sottopasso di largo Paone e la mancanza di accessi al litorale fruibili per i nostri concittadini disabili sono il monumento eretto dal centro sinistra, nonostante le proteste di molti cittadini e le iniziative da noi condotte, che dimostra come queste problematiche non siano state per nulla curate in questi 15 anni.
Ancor più eclatanti sono state le risposte date a SE il Prefetto circa la fruibilità del ponte Tallini, quale attraversamento della Flacca, per le persone con difficoltà di deambulazione. Un centro sinistra che mente sapendo di mentire e che con fumose parole cerca ancora di illudere la cittadinanza.
La città è stanca di questo modo di fare. Promesse fatte, rinnovate e non mantenute, poca attenzione ai problemi delle categorie più deboli e soprattutto al futuro di quanti, dopo la perdita dei loro genitori, non avranno nessuno che se ne prenda cura. Infatti, è il problema del dopo di noi che pesa come un macigno sul cuore di tanti genitori formiani ai quali, in questi 15 anni, non è stata data mai una risposta.
Ancora più faraoniche sono le parole usate nel programma del centro sinistra. Se in 15 anni di governo cittadino l’amministrazione di centro sinistra non è riuscita a comprare una pedana e fare una discesa a mare attrezzata immaginiamo quanto, di ciò che è stato presentato per il sociale, sarà realizzato.
Il centro sinistra si è lanciato nelle “grandi opere”, nella cementificazione di aree dismesse, parla di progetti importanti quale l’ospedale del Golfo, dimenticandosi, per 15 anni, dei problemi del prossimo e degli operatori che amorevolmente gli prestano assistenza nonostante il ritardo nel pagamento degli stipendi causato dal ricorso, da parte dell’amministrazione comunale, a piccoli contributi “una tantum” che hanno rischiato solo di mettere in ginocchio realtà sociali cittadine molto importanti.
Crediamo si debba fare di più. Occorre rilanciare e sostenere l’impresa sociale e progetti che permettano a queste realtà di poter impiegare i propri assistiti e di realizzare degli utili che permettano, nel corso del tempo, di rendere questi centri sempre più autosufficienti. Occorre definire, una volte per tutte, dove saranno ridislocate le realtà sociali presenti nell’area dell’ex enauli che, allo stato attuale dei fatti, rischiano di perdere le proprie sedi allorquando si procederà ad aprire i cantieri del nuovo Ospedale. Non dimentichiamo, infine, il tema del “Dopo di noi” che crediamo meriti una risposta per dare serenità a tante famiglie. Questi sono temi importanti che intendiamo affrontare con decisione concertando con le realtà sociali presenti sul territorio e l’ASL le possibili iniziative/soluzioni che, di volta in volta, saranno realizzate.
Dott. Giacinto D’URSO

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