martedì 25 marzo 2008

* Venafro. "Serata Poesia"

Serata poesia” a Venafro
Successo nonostante il tempo inclemente
Era un tempo da lupi il giorno di Pasqua: pioveva e c’era un vento che sradicava gli alberi, faceva volare le tabelle e scoperchiava le tettoie. Poi verso sera il tempo si è un po’ rabbonito.
Comunque ci sono stati gli ardimentosi (tanti per la verità) che hanno stoicamente partecipato alla “Serata poesia” che si è tenuta a Venafro, nel palazzo De Utris. Tanti nonostante fosse la giornata di Pasqua e c’era quindi chi era andato a trascorrere la festa altrove e c’era chi si era attardato a tavola. C’erano inoltre le solite concomitanze. Piú manifestazioni culturali concomitanti in una piccola realtà come quella di Venafro, già di per sé non molto attenta alla cultura, sono davvero troppe. Ma ci se n’accorge sempre a cose fatte.
Uno scelto e attento pubblico ha seguito partecipe e a tratti commosso la lettura dei testi proposti e letti magistralmente da Gianni Di Chiaro, della compagnia teatrale “Dietro le Quinte”, oltre che da Amerigo Iannacone.
Dopo il saluto del Presidente della Pro Loco di Venafro Francesco Maria Martini, ha introdotto Amerigo Iannacone, il quale ha ricordato che la data del 21 marzo, era stata dichiarata dall'Unesco “Giornata Mondiale della Poesia”.
«Lo so – ha detto – che oggi ci sono troppe distrazioni e troppi diversivi perché si dia attenzione alla poesia, che in una società caotica come la nostra, sembra trovare sempre meno spazio. Ma, diceva Neruda, “La poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane”. E, anche se non appare subito evidente, la poesia incide nel profondo. Il poeta parla al cuore e all’animo e costruisce l’uomo. Il poeta oltre ad avere una funzione di difesa, di selezione, di purificazione della lingua costruendola o emendandola ha anche una funzione sociale insostituibile».
Sono stati poi letti i testi degli autori venafrani Rita Sinagoga, morta suicida a 37 anni nel 2006, Paolo Gazerro, Maria Assunta Prezioso, Angelo Bucci e Amerigo Iannacone. Sono state inoltre proposte due poesie dedicate a Venafro dal poeta francese Frédéric Jacques Temple. Oggi ultraottantenne, Temple, è ben conosciuto in Francia per i suoi oltre trenta libri. Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipò alla campagna d'Italia al seguito del generale Juin e fu per un periodo di tempo anche a Venafro. Scrisse allora alcune poesie, che rimasero inedite fino al 1996, quando furono pubblicate, in francese, ad Algeri. In Italia sono state pubblicate nel 2001 nelle Edizioni Eva di Venafro, in un'edizione bilingue, con un'ottima traduzione italiana di Gerardo Vacana, sotto il titolo "Poesie di guerra".
Questa “Serata poesia” chiudeva le manifestazioni “Venafrando” organizzate dalla Pro Loco di Venafro in occasione della Pasqua 2008. Manifestazioni ben organizzate e ben riuscite che dimostrano l’attenzione che la risorta Pro Loco dedica alla cultura e che fanno ben sperare in prossime iniziative, alcune già in programma.

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