giovedì 3 luglio 2008

* Interrogazione Del Balzo

COMMISSIONE SPECIALE SULLA SICUREZZA
INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE
ROMOLO DEL BALZO

Bene ha fatto il Consigliere regionale Romolo Del Balzo nel presentare ieri al presidente del Consiglio regionale Milana un’interrogazione per conoscere lo stato dell’arte della Commissione interazione sociale e lotta alla criminalità, presieduta da Luisa Laurelli.
Un’azione politica dettata anche dalle strumentali dichiarazioni della presidente di questa commissione, la quale, evidentemente, più che pensare a porre in atto interventi per contrastare le infiltrazioni malavitose è più adusa ad emettere comunicati stampa strumentalmente e colpevolmente di parte.
La malavita organizzata, siamo tutti d’accordo, deve essere denunciata e combattuta senza infingimenti per nessuno, ma pensare di sconfiggerla attraverso la propaganda politica è folle e contestualmente irresponsabile.
Ma il fatto più sconcertante, per quanto riguarda i temi della sicurezza, oltre alla posizione assunta dalla Laurelli e dai suoi compagni di cordata, è rappresentata dalla totale carenza politica posta in campo dalla Regione Lazio, la quale al di là di copiosi finanziamenti a pioggia erogati per convegni, studi sociologici e per manifestazioni di piazza, non è stata in grado di elaborare una strategia di azioni capace di sostenere organicamente il generoso sforzo che stanno compiendo gli enti locali, le numerose associazioni onlus e del volontariato civile e religioso, nel prevenire e contrastare i comportamenti e la cultura mafiosa.
La Provincia di Latina, pur non avendo precise competenze in materia né obblighi di legge, in controaltare al nulla regionale e tra le prime in Italia ad aver istituito un assessorato alla Lotta all’Usura, ad esempio.
Attivato senza ottenere un solo euro da Marrazzo e la Laurelli un numero verde e un centro d’ascolto funzionante 24 ore su 24; reso operante un servizio di assistenza legale e psicologica in favore degli usurati, di cittadini e imprenditori a rischio d’usura.
Con la cogaranzia finanziaria della Provincia si è poi attivata un’apposita convenzione con un ente creditizio, per facilitare la concessione di prestiti agevolati in favore di dipendenti pubblici o privati in difficoltà residenti in provincia e tesa ad evitare i rischi d’usura.
Si sono poi svolti decine di seminari negli istituti scolastici per educare i giovani alla legalità e al corretto uso del denaro. Per tali attività fu chiesto anche alla Regione di Laurelli e soci la concessione di contributi, senza ottenere alcuna risposta: né positiva né negativa.
Lo stesso assordante silenzio regionale si registrò anche nei confronti della proposta del Piano Provinciale sulla Sicurezza e l’Ordine pubblico, inoltrato da otre due anni. Dispiace polemizzare su questi temi ma la Regione Lazio, l’assessorato competente e la commissione consiliare speciale sulla sicurezza gestita da Luisa Laurelli, non solo non hanno prodotto nulla sul piano programmatico e legislativo, ma si sono dimostrati inadeguati se non dannosi sul piano politico – istituzionale, oltre che sul versante squisitamente tecnico e amministrativo.

Oggetto. Interrogazione sulle attività prodotte dalla Commissione interazione sociale e lotta alla criminalità.

Il sottoscritto Consigliere regione di Fi (Pdl):
PREMESSO che la Regione Lazio ha comunicato i dati e la mappatura territoriale degli insediamenti della criminalità organizzata;
PREMESSO che è un rapporto che pone insieme dati criminosi, nomenclature camorristiche e mafiose presenti all’interno dei territori di Roma e delle province laziali tout court;
ACCERTATO che la percezione consegnata all’opinione pubblica è stata quella di un territorio allo sbando, non controllato e difeso dalle istituzioni pubbliche, che rappresentano sicuramente un falso storico;
RITENUTO che il rapporto regionale, così come trasmesso, abbia creato un danno grave all’immagine delle province e alla stessa Regione Lazio e probabilmente allontanerà ogni altro futuro investimento o attrazione imprenditoriale, nazionale e internazionale, per il territorio regionale e in particolare per quello della Provincia di Latina;
CONSTATATO che dalla pubblicazione di tale documentazione la presidente della Commissione, Luisa Laurelli, è entrata prepotentemente nel dibattito in corso in Provincia di Latina, con una serie di dichiarazioni che riteniamo inopportune per il ruolo che riveste;
SI INTERPELLA LA SV per conoscere:
1. Quali sono stati, dall’insediamento del Presidente Laurelli alla guida della Commissione speciale sulla sicurezza, i progetti posti in campo per il contrasto alle attività malavitose;
2. Quali sono i progetti finalizzati attuati e in itinere sullo specifico fronte per la Provincia di Latina;
3. Quante e quali sono le associazioni che beneficiano dei finanziamenti regionali finalizzati al contrasto delle attività malavitose.
4. Quanti consulenti sono impegnati nelle commissioni e alle dirette dipendenze della Presidente Laurelli e le relative remunerazioni.

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