venerdì 11 aprile 2008

* Gaeta. Tar/Montegrappa

IL COMITATO SPONTANEO DI VIA MONTEGRAPPA
Ricorso al Tar
I cittadini gaetani sono meravigliati dalle dichiarazioni dell’assessore al ramo viabilità avv. Giovanni Jalongo, il quale, benché tecnicamente in grado di poter valutare il tenore del procedimento innanzi al TAR, avverso la creazione dello ZTL in Via Montegrappa di Gaeta, parrebbe abbia affermato che “Il TAR dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, che l’amministrazione ha agito nel pieno rispetto della legge” - la sentenza ci dà ragione e conferma che l’iter seguito per l’istituzione dello ZTL è giusto - Invero, il Tribunale, glissando tout court sui motivi di diritto, violando la corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato ha inteso che la delibera di giunta non sia manifestamente irragionevole od incongrua. Sulla legittimità della delibera e/o sull’iter procedurale, a tutt’oggi, ai poveri ricorrenti non è dato sapere. Quello che invece sanno, è che la predetta delibera appare non irragionevole. Gli stessi poveri ricorrenti, credevano che con il ricorso alla Magistratura Amministrativa, si sarebbe fatto luce su valutazioni, rectius, violazioni di diritto, non di ricevere considerazioni di ragionevolezza e/o congruità, senza determinare alcuna valutazione in merito alle procedure seguite e/o alla legittimità delle medesime, inoltre, varrà bene precisarlo, il TAR ha respinto la sola istanza di tutela cautelare, senza mai calarsi nella valutazione del merito della vicenda. La differenza è sostanziale, ed è lontana dai proclama politici sbandierati. La presa d’atto da parte della giunta comunale, ravvisava che nel territorio comunale esistano assetti viari nei quali l’accesso o la sosta possano rappresentare gravi gap alla circolazione, e che per le sue caratteristiche, via Montegrappa, sia conforme all’ipotesi delineata dalla proposta di delibera. Invero, a detta di larga maggioranza degli esercenti attività produttive e/o servizi all’interno del plesso viario, interessato dal provvedimento de quo, si erano sollevate numerose perplessità, sia in merito alla dinamica dell’iter amministrativo seguito dall’amministrazione comunale, che al diritto della P.A. di poter disporre della via Montegrappa con un provvedimento restrittivo, quale la Zona a Traffico Limitato. Si rimprovera all’amministrazione comunale di aver perso l’occasione di farsi promotrice di una “nuova politica” ove al centro della medesima ci sia il cittadino, e non dei sudditi, e di aver proceduto alla indicazione della ZTL senza il necessario rispetto della “concertazione” con i cittadini interessati - poiché, la città di Gaeta va confermandosi come il centro di dinamiche sociali e origine di stati di bisogno: quindi luogo di governo delle trasformazioni, dove anche il piano di utilizzo delle aree commerciali, in relazione di eventuale Piano Urbano al Traffico non può limitarsi ad un prodotto tecnico ma deve porsi, precipuamente, come un prodotto sociale in grado di evidenziare il principio dell’integrazione dell’amministrazione del bene pubblico, ritenendo le aspirazioni del privato in tema di fruizione dei servizi (cioè il compito dell'amministrazione di tutelare le parti più deboli, implementando in seno alle conduzioni dei privati di beni pubblici) e di predisporre le condizioni della riabilitazione urbana. La necessità dell'intellezione della centralità dei problemi collettivi, deve spingersi fino a farli coincidere con gli argomenti della pianificazione commerciale locale, che nel caso di specie, dovevano essere integrati con il Piano Urbano del Traffico, deriva della stessa natura vocazionale della città: nel contempo occasione di integrazione sociale e culturale e fonte di sviluppo economico, ma anche sede di degrado edilizio e di obsolescenza urbanistica e sistema di dissipazione incontrollata di energia e di risorse. Che per tale ambito, si tratta di ricondurre i temi e le necessità delle attività produttive dal terreno delle tecniche del controllo degli interessi, spesso fonte di immobilismo, a quello delle scienze per la risoluzione dei disagi - passare dalla "città" del "dover essere", dove la previsione pare esaurire in sé ogni ulteriore vis realizzativa, alla "città" del "poter fare", per consentire alla città stessa di essere non solo origine e causa di problemi, ma anche inizio della loro risoluzione. Il resto della vicenda, è fatto notorio, poiché i commercianti della via Montegrappa con il loro colleghi della zona limitrofa di via Fratelli Bandiera, intervenivano personalmente sia lamentando ai media il loro disagio, sia inviando alla P. A. istanze di revoca in regime di autotutela, dell’istituzione della Zona a Traffico Limitato in via Montegrappa, per i quali, a tutt’oggi, l’amministrazione comunale non ha inteso dare risposta.Non sì sottaccia il fatto che i medesimi, al fine di lasciar percepire all’esterno maggiore unitarietà, si costituivano in comitato spontaneo, procedendo a raccogliere sottoscrizioni di cittadini gaetani, in disaccordo con la soluzione dello ZTL, poiché ostativo al libero fruire delle attività commerciali costì correnti. Gli esercenti delle dette attività, infatti, rendono palesi i notevoli danni economici provenienti dalla indiscriminata chiusura al traffico di via Montegrappa, atteso che l’ordinaria frequentazione con fenomeni di transito da parte di persone non residenti, si era reso impossibile, sia nella fruizione delle attività a prestazione di servizio che nei laboratori di attività produttive, con un’ immediata ed irreparabile perdita economica. Si rimprovera alla P.A. di non aver attivato il regolare iter amministrativo, necessario al perfezionamento del provvedimento quest’oggi impugnato, oltre ad aver esso ente, acquisito disponibilità su di un bene di altro proprietario, violando e/o falsamente applicando la legge. Queste le attese deluse, che meritano una attenta riflessione dell’attuale amministrazione, la quale corre il rischio di veder sfiduciata, anzitempo, ogni prospettiva di futuro dialogo con i propri amministrati.
Avv. Vincenzo PAPA
Comitato Spontaneo di Via Montegrappa

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