PESCADEL BALZO (FI):
IL NOSTRO IMPEGNO IN FAVORE
DEI PESCATORI PONTINI
Romolo Del Balzo (nella foto), consigliere regionale di Forza Italia, ha dichiarato:
"Il governo Berlusconi, con il ministro Zaia, ha risposto al grido di allarme dei pescatori: un grido che abbiamo visto scritto non solo sugli striscioni presentati dai manifestanti a Roma, ma anche sui lenzuoli bianchi stesi fra le antenne dei nostri pescherecci a Minturno, Formia, Gaeta, Terracina, Ponza e in tutto il litorale pontino. Un grido che abbiamo fatto nostro e riportato al Governo con l'assessore regionale impegnato nel confronto con lo stesso ministro insieme ai suoi colleghi di tutta Italia. Il risultato si è visto subito: il Governo ha annunciato di voler estendere al settore della pesca lo strumento degli ammortizzatori sociali e dell'Iva agevolata come già avviene per l'agricoltura, ed ha concesso l'arresto temporaneo e quello definitivo, per sostenere equipaggi ed armatori nel breve periodo. In più, il ministro ha annunciato il rifinanziamento della riduzione degli sgravi contributivi ed assistenziali. Se questo "pacchetto" verrà attuato, per i pescatori pontini come per tutti gli operatori del settore sarà possibile continuare nella propria attività guardando con meno preoccupazione al futuro e ricevendo un sollievo rispetto alle ultime stagioni di pesca dagli esiti non sempre soddisfacenti. Ma il nostro impegno non finisce qui: oltre al tavolo nazionale, per il futuro della pesca è strategico quello europeo. Quello che intendiamo fare è far comprendere, alla luce delle esperienze del nostro territorio e dei nostri operatori del settore, che gestire la pesca in termini di quote di pescato e periodi di fermo come vuole l'Europa è necessario ma non basta. La pesca sul litorale pontino non produce soltanto quantità di pescato, ma soprattutto qualità: questo valore aggiunto va riconosciuto perché costituisce un pilastro dell'economia della ristorazione e del turismo in tutto il nostro territorio, e deve essere premiato sostenendo le aziende, le cooperative ed i singoli operatori con strumenti ed agevolazioni specifiche in quanto elementi fondamentali per la sopravvivenza dell'intero sistema turistico. Serve cioè un deciso cambiamento di rotta a sostegno dei pescatori locali in quanto tali, che può partire proprio dal livello di competenza regionale nel quale continueremo ad esercitare una forte azione di controllo e di proposta a vantaggio in primo luogo dei pescatori della nostra terra pontina
"Il governo Berlusconi, con il ministro Zaia, ha risposto al grido di allarme dei pescatori: un grido che abbiamo visto scritto non solo sugli striscioni presentati dai manifestanti a Roma, ma anche sui lenzuoli bianchi stesi fra le antenne dei nostri pescherecci a Minturno, Formia, Gaeta, Terracina, Ponza e in tutto il litorale pontino. Un grido che abbiamo fatto nostro e riportato al Governo con l'assessore regionale impegnato nel confronto con lo stesso ministro insieme ai suoi colleghi di tutta Italia. Il risultato si è visto subito: il Governo ha annunciato di voler estendere al settore della pesca lo strumento degli ammortizzatori sociali e dell'Iva agevolata come già avviene per l'agricoltura, ed ha concesso l'arresto temporaneo e quello definitivo, per sostenere equipaggi ed armatori nel breve periodo. In più, il ministro ha annunciato il rifinanziamento della riduzione degli sgravi contributivi ed assistenziali. Se questo "pacchetto" verrà attuato, per i pescatori pontini come per tutti gli operatori del settore sarà possibile continuare nella propria attività guardando con meno preoccupazione al futuro e ricevendo un sollievo rispetto alle ultime stagioni di pesca dagli esiti non sempre soddisfacenti. Ma il nostro impegno non finisce qui: oltre al tavolo nazionale, per il futuro della pesca è strategico quello europeo. Quello che intendiamo fare è far comprendere, alla luce delle esperienze del nostro territorio e dei nostri operatori del settore, che gestire la pesca in termini di quote di pescato e periodi di fermo come vuole l'Europa è necessario ma non basta. La pesca sul litorale pontino non produce soltanto quantità di pescato, ma soprattutto qualità: questo valore aggiunto va riconosciuto perché costituisce un pilastro dell'economia della ristorazione e del turismo in tutto il nostro territorio, e deve essere premiato sostenendo le aziende, le cooperative ed i singoli operatori con strumenti ed agevolazioni specifiche in quanto elementi fondamentali per la sopravvivenza dell'intero sistema turistico. Serve cioè un deciso cambiamento di rotta a sostegno dei pescatori locali in quanto tali, che può partire proprio dal livello di competenza regionale nel quale continueremo ad esercitare una forte azione di controllo e di proposta a vantaggio in primo luogo dei pescatori della nostra terra pontina
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