domenica 27 gennaio 2008

* Gaeta: comune "assente"

Dura nota del capogruppo
di Forza Italia

Nel comitato portuale del 24 gennaio 2008 si sono poste le basi per lo sviluppo di un progetto importantissimo relativo alle aree da mettere a disposizione dell’imprenditoria finalizzata allo sviluppo del porto di Gaeta: la strada tracciata è significativamente legata all’agroalimentare, proprio come nelle idee che hanno portato l’Amministrazione Magliozzi ad entrare nel network. Massimo Magliozzi (nella foto), però, fa rilevare che il piano proposto è stato votato senza che il comune di Gaeta venisse interpellato: fatto tanto grave che ha scatenato la contrarietà di voto del forzista. Magliozzi vuole ribadire che il suo voto contrario si lega all’iter seguito dal presidente Ciani e non ai contenuti dell’atto stesso: “è l’ennesima volta che l’Autority di Civitavecchia decide il destino di Gaeta senza interpellare la cittadinanza né tantomeno l’amministrazione comunale”.
Il consigliere comunale Magliozzi passa poi ad accennare alla questione che in questi giorni è stata, ed è, al centro dell’attenzione: “anche per il caso Off-shore, ancora una volta, – afferma il forzista – l’autorevolezza da parte del sindaco e della sua giunta è stata pressoché inesistente, proprio come in questi ultimi 7 mesi! Ancora una volta si è dovuto far ricorso al Prefetto! Ma lo stesso Prefetto risulta incomprensibile in quanto le sue parole non danno risposte né all’azienda, né al comitato cittadino. Come sempre Gaeta rimane in balia del caos e dell’approssimazione. Le certezze per gli imprenditori sono inesistenti, ma oggi c’è un dato di fatto che preoccupa, basta scendere in piazza per ottenere qualcosa dall’amministrazione comunale! Il Sistema Raimondi si mostra negativo tanto che i cittadini fanno quello che vogliono, siamo in anarchia assoluta. Emblematica è la sospensiva della concessione emessa dal TAR… questo denota, ancora una volta, l’incapacità dell’amministrazione Raimondi e dell’Autority nella gestione del problema solamente a danno dell’imprenditore”.
Massimo Magliozzi si preoccupa anche per i futuri scenari che potrebbero aprirsi per Gaeta: le questioni di ordine pubblico e d’ambito sociale, dopo l’esperienza dell’Off-shore, si moltiplicheranno, l’emulazione di tali gesta porterà ad avere una città sotto assedio. Basterà pensare alla Panapesca che sta vivendo una situazione simile al cantiere navale: sono state già rimosse in azienda le figure di coordinamento delle linee produttive, sintomo emblematico di recessione ed avvio chiusura dello stabilimento! Tutto questo perché la Panapesca non ha ottenuto dal Comune di Gaeta, né tantomeno dall’Autority risposte concrete… ancora una volta viene lamentata l’assenza del sindaco e della sua giunta!
L’invito che viene da Massimo Magliozzi per il sindaco Raimondi è quello di “sfruttare l’intelligenza per emulare Prodi, visto le medesime idee politiche, per liberare la città di Gaeta dal suo operato negativo, per limitare le future malefatte”.
Magliozzi fa notare anche un atteggiamento del sindaco Raimondi: all’inaugurazione dei nuovi reparti a Gaeta era presente solo Raimondi, all’apertura dei reparti a Formia erano presenti entrambi i primi cittadini delle città confinanti! Questo esempio ci mostra quale è il pensiero di Bartolomeo sul trasferimento dei reparti a Gaeta e il ruolo succube di Raimondi nei confronti della politica di Bartolomeo! Tutto ciò è semplicemente vergognoso”.
Il consigliere Magliozzi chiosa il proprio intervento auspicandosi che qualora non avvenissero i già auspicati trasferimenti dei reparti ospedalieri a Gaeta il primo cittadino e lo stesso Magliozzi scenderanno in piazza a manifestare… peccato che sono in pochi a credere a questa leggenda.
Capogruppo consiliare FI Massimo Magliozzi

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