mercoledì 30 gennaio 2008

*Terracina: scrive Sacchetti

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Quello che è accaduto nell’ultimo periodo all’interno del partito repubblicano e rispetto alla verifica amministrativa che il sindaco Nardi sta sostenendo, ha dell’incredibile.
Una verifica che avrà, sicuramente, il solo scopo di “cacciare” il sottoscritto dalla giunta comunale e a buon bisogno, come afferma sulla stampa un “anonimo dell’edera”, anche dal partito che ha sede in piazza Garibaldi.
Andando per ordine e stante la situazione che sta maturando, la vicenda è a me chiara in tutti i suoi aspetti: per far posto in giunta al mammasantissima Giuliano Masci, il mio partito non ha esitato ad inscenare un vero e proprio processo, per consegnare ai “gonzi” una scalcinata motivazione politica della mia esclusione dall’esecutivo.
Motivazioni risibili e mai chiaramente esplicitate per chi, come me, ha raccolto in campagna elettore 310 voti ed è risultato il secondo degli eletti del partito.
Del resto gli accordi erano chiari alla vigilia della consultazione elettorale: chi riportava più voti avrebbe avuto la facoltà di scegliere di entrare in giunta.
E così ho fatto, unitamente anche ad altri autorevoli esponenti della Casa delle Libertà di Terracina.
Mi sono state, in seguito alle elezioni, assegnate la responsabilità di alcune deleghe, tra le quali quella ai trasporti e allo sport, i cui risultati raggiunti sono sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vederli e che in separata comunicazione renderò noti.
Risultati ottenuti con un duro impegno amministrativo e spesso contro la stessa volontà del mio partito il quale avrebbe, oggi è chiaro, voluto che io me ne fossi stato con le mani in mano e lasciar fare… al sig. direttore generale.
La realtà vera è che la sofferenza che sta patendo in questi anni il partito e la Città lo si deve imputare esclusivamente al fallimento politico ed amministrativo di Giuliano Masci.
Il vero dominus del partito e delle giunte Nardi, che ha piegato alle sue scellerate volontà politiche, amministrative e di carattere personale il sindaco e buona parte dei componenti delle compagini che si sono succedute, oltre ad una percentuale significativa dei consiglieri di maggioranza.
Un personaggio che recita a soggetto, prima imponendo ed ottenendo “strillando e minacciando sfraceli” un incarico tecnico (direttore generale), e contestualmente continuare a svolgere azioni eminentemente politiche, anche qui con scarsi risultati.
Anzi, si è assistito nel tempo ad un pesante condizionamento di tale figura sulla stessa amministrazione, costringendo il sindaco a ritirare in meno di un anno e per ben due volte le deleghe assessorili, bloccando il cammino del programma di governo, con grave nocumento per la Città.
Per non parlare, poi, delle barriere alzate con i massimi responsabili della dirigenza del Comune e le querele contro un giudice di pace.
Termino questa prima nota stampa annunciando le mie dimissioni irrevocabili dal partito repubblicano e promettendo, contestualmente, ai miei elettori e all’intera Città di continuare il lavoro intrapreso per il vero cambiamento della politica e della moralità di coloro che esercitano il mandato popolare.
Auspico, altresì, una coerente azione del sindaco, il quale deve prendere coscienza degli errori e del danno che il prossimo assessore alle risorse finanziarie sta apportando alla politica e all’amministrazione locale, oltre all’immagine della comunità terracinese.
Confermo, infine, la mia personale fiducia al sindaco, il quale mi ha sempre dimostrato stima e valorizzato il lavoro amministrativo svolto in questi mesi.
Spero che la “verifica” portata avanti dal sindaco possa essere superata con scelte coraggiose, che vanno ad eliminare il vero ed unico intralcio verso gli interessi generali della nostra Città, se vuole veramente riacquistare la credibilità e la fiducia che la Città gli ha manifestato e che oggettivamente oggi sta progressivamente perdendo.
Luigino SACCHETTI

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