giovedì 31 gennaio 2008

*Gaeta: Ranucci vs. Ciano

Ranucci replica a quanto dichiarato
dall’Assessore Antonio Ciano

Pasquale Ranucci, consigliere di Forza Italia, replica a quanto dichiarato dall’Assessore Ciano in risposta al comunicato del 29 u.s. relativo al trasferimento delle statue di San Cosma e Damiano.
“Come al solito –afferma Ranucci– gli esponenti dell’Amministrazione Raimondi rendono risposte prive di contenuti e di coerenza con quanto attribuito, passando dal piano politico al basso profilo personalistico. Non voglio dare lezioni di storia a chi crede di conoscerla a suo convincimento, anche perché il compito di un amministratore è ben diverso da quello dell’insegnante! Non voglio rispoinderre alle provocazioni offensive rivolte alla mia persona e al mio partito. Non voglio nemmeno replicare dicendo cose dell’altrui persona, della sua storia personale e della coalizione a cui appartiene. Per replicare alla nota di Antonio Ciano bastano i termini di disappunto del parroco e dell’intera comunità parrocchiale: fino ad oggi mai un prelato si era permesso di pronunciare parole negative riguardo l’amministrazione comunale nel corso di un’omelia! Proprio perché credo che la religione non sia un affare di destra o di sinistra, credo che non sia solo per le persone colte e nobili, bensì per l’intera comunità civile a cui va tutta la mia solidarietà e quella del mio partito”.
Ranucci in merito alla sua origine minturnese, dice solo che essere di paesi vicini ed amare la città in cui si vive e si lavora non è alcun motivo di negatività: si lamenta proprio un assessore legato ad un sindaco che parla tanto di cooperazione internazionale?
Per mettere a tacere tutto questo stravagante progetto basta solo dire che la comunità parrocchiale non è assolutamente in accordo con l’assessore per il trasferimento delle immagini sacre, pertanto, come recita l’articolo 1 dell’Accordo di revisione del Concordato Lateranense “La Repubblica Italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”. Di certo le idee “borboniche” dell’assessore Ciano non riconoscono, probabilmente, il Concordato e quindi pensa di fare liberamente ciò che pensa.
In ogni caso, aspetti appena accennati nella precedente nota del consigliere Ranucci verranno qui di seguito sviscerati per dare maggiore completezza e chiarezza: ognuno potrà giudicare l’operato dell’Amministrazione Raimondi.
Un esempio importante del modo di amministrare della squadra Raimondi è rappresentato da quanto accaduto di recente nel vicolo XVII di Lungomare Caboto in cui esiste un’edicola mariana raffigurante una Madonna con il Bambino quasi completamente distrutta ed in completo abbandono. La nota pittrice gaetana Valentina Valente, a titolo gratuito, ha ridipinto ad olio su tela l’identica raffigurazione con l’intenzione di allocarla nella stessa nicchia. A sue spese aveva incaricato un artigiano per effettuare la manutenzione delle opere murarie. Durante i lavori è intervenuta un pattuglia di vigili urbani che gli intimava di sospendere immediatamente il lavoro in quanto privo di autorizzazione e di rivolgersi presso la segreteria del Sindaco per interpellare un comitato promotore della salvaguardia delle edicole mariane esistenti. La pittrice Valente ha interpellato anche l’assessore Di Ciaccio in merito a questa faccenda ma ne riceveva una risposta evasiva. Attualmente la nicchia resta in condizioni pietose e desolanti, il nuovo quadro è presso lo studio della pittrice e non si conosce la motivazione del diniego sulla manutenzione.
Oltre al caso dell’edicola mariana citiamo solo con dovizia di particolari la vicenda relativa alla Madonna di Porto Salvo.
L’amministrazione “della Resurrezione Gaetana” ha elargito per l’anno 2007 il misero contributo di appena euro 1300 per lo svolgimento della festa già svolta nell’agosto del 2007. Questo sta ad indicare che si formula già l’ipotesi che per il 2008 il contributo potrebbe essere azzerato. Nelle passate amministrazioni sia di sinistra che di destra , il contributo minimo erogato è stato sempre di euro 3000, che serviva in parte a coprire le spese per i festeggiamenti di cui la maggior parte venivano coperte dalle offerte degli sponsor e dell’intera cittadinanza; raccolta che veniva e viene effettuata grazie alla volontarietà dei membri del Comitato Festeggiamenti presso ogni singolo esercizio commerciale ed abitazione privata.
Nel 2007 dopo l’insediamento, l’amministrazione della “Resurrezione”, ha elargito contributi ad associazioni di amici e parenti per manifestazioni sportive, gastronomiche, arti marziali etc. di euro 4000/5000 defalcandoli dai fondi stabiliti per la festa della Madonna di Porto Salvo e da altre feste religiose tanto da relegarle a manifestazioni di basso rilievo per la città.
A termine della Messa dei Vespri e della Processione dell’agosto 2007 il Sindaco della “Resurrezione Gaetana” gli Assessori e Consiglieri comunali di maggioranza, presenti alle funzioni religiose, dichiaravano che si sarebbero impegnati affinché il contributo annuale fosse di valore più consistente dei precedenti e che la festa della Madonna Nostra doveva esser più valorizzata e pubblicizzata. Ad oggi questi sono i risultati: si denota ancora una volta l’approssimazione, la negatività e l’incapacità dell’amministrazione Raimondi.
S’invita l’amministrazione a leggersi e meditare l’affrescato sul soffitto della Congrega della chiesa dei SS.Cosma e Damiano: “Respice stellam, voca Mariam” (volgi lo sguardo alla stella, invoca Maria).

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