venerdì 1 febbraio 2008

* Consiglio Provinciale

REPORT
DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
1 febbraio 2008

Approvato “quasi” all’unanimità (hanno votato contro i consiglieri Pavone e Vitali) il documento riguardante l’emergenza dello smaltimento rifiuti in Provincia di Latina. Il voto favorevole è stato espresso anche dai sindaci, convocati in seduta congiunta, con il consiglio provinciale odierno. Dopo gli interventi del Presidente Cusani (nella foto) e dell’assessore all’Ambiente Giovanchelli e quello dei vari consiglieri, sia di maggioranza e sia di opposizione, il consiglio provinciale e la conferenza dei sindaci hanno approvato quindi il seguente ordine del giorno:
Premesso che il bacino di riferimento della Provincia di Latina produce ogni anno oltre 300.000 tonnellate di RSU;
· che le discariche al servizio del suddetto bacino hanno una capacità residua limitata e già la scorsa primavera sono state oggetto di consistenti aumenti di volumetria che hanno solamente procrastinato il problema dello smaltimento finale di quantitativi così elevati;
· che, proprio al fine di ridurre i rifiuti oggetto di smaltimento finale, la Provincia di Latina ha avviato da circa tre anni una forte iniziativa tesa ad aumentare la raccolta differenziata con cospicui contributi e con insistenti campagne di comunicazione;
· che tali interventi cominciano a produrre importanti risultati se è vero come è vero che, partendo dal 3,9% del 2004, oggi (31.12.2007) la Provincia di Latina è ad una percentuale di differenziato molto vicina al 19%;
· che, nonostante il fisiologico aumento annuale della produzione dei rifiuti urbani, stimata dal ministero nell'ordine del 3-4 %, le discariche di Latina sono le uniche nel Lazio (non sappiamo in Italia) che nel 2007 hanno visto diminuire i conferimenti di ben 11.524.860 kg.;
· che, chiaramente, tutto ciò non può bastare a risolvere il problema della corretta chiusura del ciclo dei rifiuti poiché permane comunque una consistente frazione residua rispetto alla quale, se non si vuole correre il rischio dell'emergenza Campania, non sono più procrastinabili le scelte;
Considerato che la raccolta differenziata spinta, da tutti auspicata e praticata in molti comuni della nostra Provincia, ha fatto emergere la necessità di un'impiantistica parallela utile all' assorbimento di tutti i materiali differenziati e quindi riciclabili;
· che tutta la letteratura in materia, nonché le recenti esperienze della regione vicina, ci insegnano che ogni chiusura del ciclo dei rifiuti non può che essere vista nel suo complesso, ovvero come un unico ingranaggio che procede dal produttore di RSU fino all'ultima fase dello smaltimento nel più breve tempo possibile, senza stoccaggi di sorta inutili, costosi e pericolosi per l'ambiente;
· che gli enormi rischi tariffari che ruotano intorno al ciclo dei rifiuti impongono scelte che garantiscano i cittadini della Provincia di Latina sulla capacità di essere autonomi nelle scelte, senza dipendere dalle pretese o dai capricci di chi ha il governo della chiusura del ciclo;
· che, tale autonomia, se correttamente intesa ed applicata dovrà costituire un cardine anche e soprattutto a garanzia delle tariffe che, solo in questa ipotesi, potranno essere garantite, se necessario, da un giusto calmieramento pubblico;
Ritenuto che ogni scelta dovrà necessariamente incardinarsi nel rispetto della sostenibilità ambientale, intesa questa in senso totale e comprensivo del trasporto su gomma evidentemente centrale nel bilancio ambientale complessivo di ogni intervento;
· che una seria politica dei rifiuti prodotti dal nostro territorio non possa non tenere conto anche degli assimilati non pericolosi che nei fatti raggiungono significativi quantitativi e per tale motivo non possono essere trascurati;
tutto ciò premesso, considerato e ritenuto,
IL CONSIGLIO PROVINCIALE E LA CONFERENZA DEI SINDACI CONCORDANO
nell'ottica della definitiva risoluzione del problema relativo allo smaltimento dei rifiuti provinciali, a perseguire in ogni sede, per le motivazioni precedentemente esposte, ogni azione tesa a:
1. Continuare, e se possibile implementare, l'importante sforzo teso ad aumentare ulteriormente la raccolta differenziata di questa Provincia, con un'attenzione anche alle politiche di riduzione a monte del rifiuto solido urbano;
2. Favorire e rendere operativi tutti quegli impianti di supporto che normalmente accompagnano una raccolta differenziata spinta come gli stabilimenti di compostaggio o, se necessario, le piattaforme intercomunali di valorizzazione del differenziato;
3. Garantire in tempi rapidissimi la chiusura del ciclo dei rifiuti secondo gli indirizzi comunitari e quindi lasciando alla discarica un ruolo puramente residuale;
4. Garantire la contestualità nella chiusura del ciclo, con tutta l'impiantistica (ivi compresa .la possibilità dell’utilizzo degli impianti di termovalorizzazione esistenti, rispondenti alla normativa vigente e secondo le più moderne tecnologie o la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione di ultima generazione in grado di fornire le massime garanzie ai cittadini della Provincia di Latina) pronta nel medesimo momento, affinché l'RSU abbia in ogni momento una destinazione operativa senza stazionare da alcuna parte con evidente nocumento per l'ambiente;
5. Garantire all' ambito territoriale la necessaria autonomia e quindi la concreta capacità di governo dello stesso per non esporne i cittadini a pericolosi capricci;
6. Garantire in ogni momento al territorio governato la migliore sostenibilità ambientale di ogni processo ed il calmieramento della tariffa;
7. Di garantire di porre in atto ogni azione tesa ad intervenire nella bonifica con le migliori tecnologie del sito di Borgo Montello, riducendo al minimo l’impatto ambientale dello stesso interevento.
Approvano:
il presente ordine del giorno da ritenersi quali linee guida per piano provinciale dei rifiuti della Provincia di Latina.
Impegnano:
la provincia di Latina, in un contesto di ritorno ai poteri ordinari, o il Commissario straordinario, laddove dovesse perdurare la gestione commissariale della Regione Lazio, a sviluppare il piano provinciale dei rifiuti secondo le linee guida approvate con il presente documento.”



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