Incontro con i genitori del catechismo nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore in Formia. Nasce in collaborazione tra l'Oratorio parrocchiale "Giovanni Paolo I" e l'Università di Cassino da cui siamo riconosciuti come ente abilitato a svolgere il tirocinio dei propri studenti.
I commercianti dei secoli scorsi dettero il nome di olive di Gaeta a quella produzione olivicola che in massima parte veniva allevata ad Itri e che fu il risultato della sperimentazione genetica dei contadini Itrani tanto da offrire il nome di Itrana alla cultivar di questo ulivo. Virgilio narra di piccoli frutti di colore verde cupo che galleggiavano sulle onde del mare. Erano olive cadute dai rami pendenti di alberi piantati lungo le coste Aurunche. I marinai di Enea assaggiarono quelle olive impregnate di acqua di mare e si accorsero che erano gustose al palato poiché il sale, accoppiato all’acredine del frutto, le rendeva saporite. Da qui è sorta, secondo la leggenda, la specialità delle olive in salamoia chiamate localmente “all’acqua”
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