giovedì 31 luglio 2008

* Latina-nota F.I.P.E.

F.I.P.E. - CONFCOMMERCIO LATINA
Via dei Volsini, 60 – 04100 Latina
Tel. 0773/610678

Il divieto imposto tramite Ordinanza dal sindaco Zaccheo con il quale a partire dal 29 luglio tutti gli esercizi commerciali del territorio sono nella condizione di contravventori, prevede che i locali debbano consentire ai loro clienti in maniera volontaria la misurazione del tasso alcolemico e ordina anche di esporre all’entrata del locale le tabelle che riproducano le descrizioni dei sintomi da intossicazione di alcol e le quantità delle bevande che portano a superare i limiti previsti dalla legge.
Il tasso alcolemico può essere misurato tramite gli etilometri, mentre le tabelle descritte dall’ordinanza devono essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dal ministero della Salute, ma di esse non esiste ancora traccia.
Fipe – Confcommercio, pur riconoscendo nell’ordinanza finalità meritorie, peraltro da tutti auspicate, chiede come sia possibile esporre una tabella che ancora non esiste, e che la mancata esposizione della tabella, pertanto, non sia oggetto di sanzione. Domanda anche perché mai un commerciante, di punto in bianco, avrebbe dovuto rifornirsi di etilometri”. Se, infatti, il divieto di somministrare alcol dopo le due di notte è stato sancito da una legge nazionale in tutti i locali dove si svolge intrattenimento, perciò già in vigore, l’ordinanza comunale estende tale divieto a tutti i titolari di esercizi pubblici di qualsiasi genere, di circoli o associazioni private, esercizi commerciali, attività artigianali e ai titolari di autorizzazioni per la somministrazione su aree pubbliche a partire dal venerdì fino alla domenica.
“Considerato che soltanto oggi, giovedì 31 luglio è stato dato risalto dai quotidiani locali all’ordinanza comunale, i titolari dei locali (e comunque solo quelli che hanno letto la notizia) che prima non erano tenuti all’osservanza della legge hanno un solo giorno di tempo, cioè oggi, per mettersi in regola. In virtù della disposizione prevista nell’ordinanza di inviare la stessa, per le rispettive competenze alla Prefettura, alla Questura, alla Guardia di Finanza, al Comando dei Carabinieri ed al Comando di Polizia Municipale, si ha quasi la sensazione dell’apertura della stagione venatoria “caccia grossa al commerciante”. Infatti sono previste multe con sanzioni che vanno dai 25 ai 500 euro e la chiusura di un mese dell’attività commerciale, anche se, nella legge recepita dall’ordinanza l’inosservanza delle disposizioni comporta la sanzione di chiusura del locale da sette fino a trenta giorni, secondo la valutazione dell’autorità competente. Vale la pena, ricordare e tener presente, che nessuna sanzione può essere irrogata nei confronti dell’esercente che non fa rispettare il divieto di “consumo” a condizione che abbia fornito la bevanda alcolica prima delle ore 2 antimeridiane in quanto, al pari della normativa sul divieto di fumare, non vi è alcuna responsabilità in relazione ai comportamenti dei consumatori. Fipe – Confcommercio, la cui posizione nei confronti dell’annosa questione degli incidenti mortali riconducibili alla guida in stato di ebbrezza è nota, non entra nel merito a questioni che si presterebbero a facili strumentalizzazioni, ma ribadisce che divieti e proibizionismo, sono provvedimenti che non risolvono assolutamente il problema. Per questo bisogna attivare un percorso virtuoso che accompagni i giovani e i consumatori verso un uso consapevole dell’alcol, lavorando tutti insieme per far crescere attenzione e sensibilità. Sensibilità dimostrata dal Prefetto che ha incrementato negli ultimi tempi l’attività di controllo stradale, con l’inasprimento delle sanzioni previste per i trasgressori.

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