martedì 22 luglio 2008

* Terracina-nota Nardi

Intervento del Sindaco Stefano Nardi

Vorrei in via preliminare specificare, che riguardo alla vicenda legata alla portualità terracinese e alla possibilità di realizzare un nuovo porto nella Città, mi assumo tutte le responsabilità, come mi assumo quella relativa al nuovo corso della politica sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a me contestata, in quanto il cambiamento deriverà soprattutto dalla condizione che la società partecipata dal Comune deve essere prima di tutto una società economicamente sana, perché non vale più il principio: tanto paga Pantalone.
Oggi i libri contabili della Terracina Ambiente devono essere più che credibili perché questa è una società che deve rappresentare un valore economico per il Comune e non un buco nero del bilancio.
Ma deve essere anche una società che deve finalizzare il proprio scopo al compimento del progetto, così come recita la legge regionale, del Gestore Unico dell’Ato Latina, dove la Terracina Ambiente deve porsi dal punto di vista economico in perfetto ordine.
Rilevati questi aspetti e ritornando alla vicenda del porto di levante, per meglio comprendere lo scenario complessivo tre sono le date fondamentali da tenere presenti: la prima riguarda l’anno 2003 con l’approvazione del progetto preliminare, la seconda concerne il dicembre 2007 con la presentazione alla maggioranza di centro destra del progetto definitivo da parte della società GMB, e per ultimo quella del maggio 2007, quando insieme al presidente del Consiglio comunale Gianni Percoco, chiamati dall’assessore regionale Dalia questi volle conoscere il progetto preliminare e definitivo del porto, insieme allo staff tecnico della Regione Lazio.
Molto presto, invece, si andrà ad una conferenza di servizi perché oltre alla GMB altre società hanno avanzato richiesta di poter concorrere a realizzare il porto della Città.
Progetti, è bene precisare, che non riguarderanno soltanto la realizzazione del “braccio a mare” per 700 natanti, ma che comprende anche la rivisitazione urbanistica di una zona centrale e di pregio della nostra Città.
Riteniamo quanto prodotto in favore della realizzazione di una infrastruttura importante come quella di una portualità coordinata anche con le foci di Badino e Sisto, vadano ponderate e valutate su tanti aspetti, non ultimi quelli di una burocrazia complessa che non facilita iter veloci.
Anche se il piano dei porti stilato dalla Regione Lazio privilegia Latina, Terracina e Formia, mentre non facilità certamente il compito per le amministrazioni comunali di San Felice Circeo e Sabaudia, legate ai vincoli del Parco Nazionale del Circeo.
Per quanto riguarda invece la polemica stampa dei rappresentanti de La Destra, per loro vale il programma già stilato per L’Udc: andare urgentemente a prendere lezioni, iniziando dalla “Primina”, di politica e soprattutto raccogliere i voti necessari per dar peso e corpo alle critiche.
Rilevo per Di Natale e compagni che il nuovo corso della mia Amministrazione è indirizzato alla tutela dell’interesse generale e non sui personalismi di chi pensava di fare “bottino elettorale” o millantando false credenziali politiche.
Consiglio infine a Di Natale e soci di trovarsi presto un nuovo partito perché La Destra si è sciolta come neve al sole: infatti è di ieri la notizia delle dimissioni di Storace, mentre la “pasionaria” Santanchè è in cerca di una nuova casa…politica”.

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