venerdì 27 giugno 2008

* Gaeta: nota A.MA.RE

A.MA.RE. GAETA:
Tavolo di discussione con i circoli e gli arenili, dove è possibile come associazione farvi da mentore per accrescere le vostre esigue potenzialità d'impresa.

Sul "Latina Oggi" del 26 giugno 2008 è apparso un articolo in cui si accusava L'A. Ma. Re. – Gaeta di incompetenza e pretestuosità in materia di strutture portuali e dei conseguenti indotti. Anche se l'Associazione non è proclive a sterili polemiche; chiamati in causa rispondiamo "una tantum" alle frasi capziose lette sul quotidiano, ripromettendoci di non replicare ulteriormente; anzi invitiamo coloro che ci accusano di scarsa competenza ad organizzare un tavolo di discussione per verificare la bontà delle nostre affermazioni. Ci fa assolutamente sorridere, soprattutto quando leggiamo che siamo approssimativi. Ognuno dei nostri soci a livello manageriale deve organizzare, gestire strutture e rispondere di beni di svariate decine di milioni di Euro, che al confronto la gestione degli arenili o dei circoli ricreativi sono giochetti da bambini! Nella completezza dell'articolo si evince senza ombra di dubbio, che i concessionari di Vindicio non hanno minimamente idea di come è strutturato un network portuale e dell'enorme indotto che ha su un territorio.
Costoro, da quanto è scritto a pag. 32 del giornale e precisamente all'articolo: "Disservizi e carenze: operatori preoccupati" palesemente mostrano tutte le loro limitatezze anche nel loro campo; si definiscono imprenditori, ma mai ci è parso; che abbiano avuto iniziative per rendere "appetibile" il soggiorno dei turisti in zona, essi si sono limitati ad aspettare "la bella stagione" (mi si consenta il termine dialettale) e "vendere" Mare e Sole ai clienti, mi sembra più un'attività da bottegaio che da responsabile di un impresa. Impresa significa controllo di qualità. Impresa significa sicurezza sul posto di lavoro, ma nessuno di questi operatori si preoccupa di seguire i dettati legislativi in materia di sicurezza degli ambienti del lavoro, infine impresa significa creare nuove sinergie per nuovi indotti.
L'atteggiamento negativo, che hanno assunto gli "operatori di Vindicio" nei confronti di un porto che può essere un motore economico anche per le loro "imprese"; sembra una presa di posizione isterica e irragionevole. Ognuno di noi è approdato almeno decine di volte in porti come S. Pedro (California) o Cheasepeak Bay (Philadelfia), ove i Marina si innestano perfettamente nelle strutture portuali attingendo un proficuo benessere, da questa mutua interazione. Addirittura, il San Pedro Yacthing Club (quello del yacht America, che strappò agli inglesi la coppa delle 100 ghinee, per intenderci) appena completato il porto commerciale aprì le proprie strutture al porto passeggeri e incrementò talmente il proprio budget economico, che riuscì ad realizzare una vasca navale rendendosi leader nella realizzazioni di scafi da competizione!
Invece di comportarsi da bottegai, gli operatori di Vindicio dovrebbero cogliere l'ampliamento del porto di Gaeta come un'opportunità e non una minaccia alla propria esigua economia dettata da un immobilismo allarmante (almeno da quanto si evince su "Latina Oggi"). Cogliere a fondo le opportunità che possono realizzarsi, significa avere un visione aperta della globalizzazione in atto. In questo l' A. Ma. Re. – Gaeta può essere un aiuto a coloro che sono limitati da una visione campanilistica del mondo, in quanto abbiamo incontrato nuovi paesi e nuove culture durante i nostri molteplici viaggi, questa visione cosmopolita ha aperto i nostri orizzonti culturali e non li ha limitati tra la Pineta di Vindicio e Piazza Vittoria! Quindi suggeriamo agli addetti di Vindicio di trovare in A. Ma. Re. – Gaeta un suggeritore illuminato che può rappresentare un valore aggiunto e non una minaccia. Rinnoviamo quindi un tavolo di discussione con i circoli e gli arenili, dove è possibile come associazione farvi da mentore per accrescere le vostre esigue potenzialità d'impresa.

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