sabato 28 giugno 2008

*Terracina: disastro sociale?

LA CERTEZZA DEI NUMERI E …..
L’INCERTEZZA DELL’OPPOSIZIONE


Abbiamo avuto modo di leggere sulla stampa locale – afferma l’Assessore ai servizi sociali Luciano Pecchia – la notizia dell’imminente taglio di fondi al welfare del Comune per oltre un milione e mezzo di euro.
Numeri gettati dai rappresentanti del Pd tra le righe, paventando un “disastro sociale” senza aver preso coscienza e conoscenza dell’importante azione politica che l’Amministrazione Nardi già da diversi anni ha adottato per orientare le politiche sociali, assumendo importanti decisioni e destinando risorse proprie di bilancio non indifferenti, che pongono il Comune di Terracina tra quelli con il più alto rapporto percentuale per la spesa sociale nella provincia di Latina.
Il settore sociale è tanto importante e fondamentale nell’azione amministrativa – asserisce Pecchia - tanto da aver pensato e realizzato la costituzione di un ente strumentale quale l’Istituzione Comunale dei Servizi sociali, improntando la gestione a criteri d’efficacia, efficienza ed economicità.
La stessa opposizione in maniera costruttiva votò favorevolmente la delibera di costituzione dell’Ente Strumentale.
Il bilancio di previsione 2008, approvato dal Consiglio Comunale non prevede alcun taglio per il Servizi Sociali, al contrario la proposta avanzata dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione è stata pienamente condivisa ed accolta, allocando la spesa per la copertura dei costi sociali nel bilancio di previsione 2008 del Comune con un aumento di euro 237.261 rispetto alla spesa consolidata del 2007.
Infatti, la spesa per la copertura dei Costi Sociali per il 2007 era pari ad euro 3.505.039 , mentre per il 2008 è pari ad euro 3.742.300.
Il Bilancio è uno strumento tecnico, il bilancio di Previsione oltre che tecnico è politico, in quanto programma le attività dei servizi da erogare alla collettività.
Non si riesce a comprendere quale bilancio abbiano letto i consiglieri di opposizione.
Intanto va precisato – prosegue l’Assessore Pecchia - che il bilancio di previsione annuale 2008 dell’Istituzione riporta anche la colonna relativa alla previsione 2007, con una precisazione, effettuata già in sede di commissione Servizi Sociali, che la previsione 2008 è stata parametrata sulla spesa effettivamente sostenuta nel 2007.
Questo ha portato anche al rigetto degli emendamenti presentati dal Gruppo Consiliare del PD, che prevedevano un incremento della spesa sulla base della previsione 2007 senza indicare con quali entrate potevano essere coperte queste maggiori spese , dovendo chiudere il bilancio necessariamente in pareggio.
L’opposizione parla di tagli per 900.000 solo nel 2008.
In realtà ha mal interpretato la rappresentazione numerica del bilancio che vedeva nella previsione 2007 la voce “ spese per il personale distaccato” per € 835.400, che nella versione del 2008 non è stata più indicata, non perché tagliata, ma perché interamente e direttamente sostenuta dal bilancio comunale senza trasferimenti di somme all’Istituzione.
Tale somma riguarda gli stipendi dei dipendenti pubblici dell’Istituzione che sarebbe impossibile tagliare se non attraverso un licenziamento di massa e un blocco totale dei servizi.
Per la previsione 2009 è stata elaborata dall’assessorato alle Politiche Sociali una razionalizzazione della spesa sociale, senza nessuna contrazione dei servizi erogati, ma attraverso la gestione di economie di scala che consentono di produrre risparmi considerevoli, su alcuni interventi specifici in favore di nuovi e diversi servizi, e attraverso una nuova metodologia di intervento all’interno del Piano di Zona Fondi – Terracina nella gestione dei Fondi Regionali delle Politiche Sociali.
Le Politiche Sociali – termina Pecchia - rappresentano per l’Amministrazione un punto fondamentale tanto da essere inserite in un programma più vasto che si racchiude nel “ Piano Regolatore Sociale“ strumento che porterà il Comune di Terracina tra i primi Comuni della Provincia per la sua adozione.
Altro che tagli, questi sono gli investimenti per il futuro di una nuova e diversa concezione di politiche per la Città”.

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