lunedì 23 giugno 2008

* Nota UNCI-intercettazioni

FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA
Unione Nazionale Cronisti Italiani
Subito manifestazioni pubbliche in difesa del diritto
di informazione dei cittadini

GIORNALISTI: UNCI, SI DEVE SPEZZARE L’ASSEDIO

Collegarsi con sindacati, categorie e gruppi professionali, movimenti sociali e civili

I giornalisti italiani devono spezzare l’assedio al quale sono sottoposti da politici, magistrati, poteri di ogni genere, accomunati dall’obiettivo di controllare l’informazione impedendo ai giornalisti di riferire la verità sostanziale dei fatti e di fornire ai cittadini una falsa visione della realtà nella quale far apparire soltanto le cose a loro favorevoli.
L’Unione Nazionale Cronisti Italiani chiederà quindi, al Consiglio nazionale della Fnsi in programma mercoledì di organizzare subito manifestazioni pubbliche in collegamento con sindacati, categorie e gruppi professionali, movimenti sociali e civili per creare una grande mobilitazione a difesa e rilancio della libertà di stampa in vista dello sciopero generale della categoria che deve essere attuato quanto prima.
Se anche un vescovo della religione cattolica, come è accaduto ieri a Padova, si mette a cacciare dalla chiesa i cronisti che scrivono la verità, vuol dire che la misura è colma e che proprio tutti ritengono di poter distorcere a loro favore il diritto costituzionale dei cittadini di sapere in modo tempestivo, compiuto e corretto tutto quello che accade.
A negare il diritto-dovere di cronaca ci sta, infatti, già provando pesantemente il governo con un disegno di legge che cerca di imporre un “silenzio tombale di tipo staliniano” su tutta l’attività della magistratura e le indagini giudiziarie, tanto che un cronista non potrebbe più scrivere che promotori finanziari senza scrupoli stanno truffando decine di migliaia di piccoli risparmiatori.
Pesanti limitazioni al diritto-dovere di cronaca vengono anche dalle abnormi decisioni della magistratura – da ultima quella di Biella che ha sospeso dalla professione due cronisti della Voce di Chiasso e uno de Il Corsivo di Aosta – che colpisce pesantemente i giornalisti che cercano di svolgere il loro compito professionale.
I giornalisti hanno il dovere morale di reagire a uno stillicidio di iniziative e azioni che concorrono tutte a negare la libertà di stampa e mettere l’informazione sotto tutela e di farlo subito, prima che sia troppo tardi .

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