venerdì 27 giugno 2008

* Provincia-nota D'Arco

GETTANO FANGO SULLA PROVINCIA DI LATINA


Le interrogazioni parlamentari sulle presunte interferenze e commistioni tra politica e giustizia in Provincia di Latina rasentano ormai l’irresponsabilità istituzionale.
Sia il gruppo dirigente del PD provinciale sia il senatore editore, Giuseppe Ciarrapico, convergono sistematicamente in un attacco concentrico contro il senatore Claudio Fazzone, il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani e i principali esponenti di Forza Italia e del PDL.
Pur di arrivare a colpire gli esponenti di maggiore rilievo del centro-destra, Ciarrapico e il Pd non esitano ad attaccare pesantemente il Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Latina.
Si tratta delle stesse persone che fino a ieri hanno difeso acriticamente ed in modo sacrale le azioni della magistratura pontina, soprattutto quanto al centro delle indagini vi erano Fazzone e Cusani.
Oggi, invece, queste persone, “garantiste a giorni alterni”, gridano allo scandalo e chiedono inusitatamente la testa del Procuratore Mancini per una sua presunta incompatibilità ambientale. Altro che ingerenza!
Tutto questo è tanto più grave perché avviene proprio nel momento in cui il Consiglio Superiore della Magistratura ha rigettato ogni accusa e sospetto d’ingerenza nei confronti della magistratura pontina da parte del Senatore Claudio Fazzone.
Siamo, quindi, di fronte ad un vero e proprio “impazzimento politico – giornalistico”, che getta veleno sulla comunità provinciale, sulla classe politica dirigente, arrecando gravi danni d’immagine alle istituzioni locali e all’economia del sistema produttivo e sociale.
Fazzone e Cusani possono essere ritenuti simpatici o antipatici, possono essere legittimamente combattuti sul piano politico, ma cercare scorciatoie politiche per via giudiziaria, con insulti e sospetti contro le persone e gli stessi organi della Magistratura non è più tollerabile sia sul piano politico su quello etico e morale.
Le campagne moralistiche e l’incoerenza stridente e miserevole di taluni politici e direttori di giornali stanno producendo guasti morali e grave disinformazione, che ha superato abbondantemente la decenza pubblica.
Alle recenti elezioni politiche i cittadini – elettori della nostra provincia hanno già condannato in maniera perentoria la politica degli insulti e delle infamie, conferendo un forte segnale d’intelligenza politica, morale e civile.
E’ ora di fermare questo stillicidio politico-giornalistico attraverso una rivolta politica e morale contro la “politica” degli insulti, dei sospetti e dello scandalismo ad ogni costo, dietro ai quali si celano interessi politici oscuri, ibridi e antidemocratici.
Ai cittadini della Provincia di Latina non chiediamo di usare gli stessi mezzi del PD e dell’editore Ciarrapico, ma di usare le armi dell’intelligenza, della serietà politica e del voto democratico, giudicando dai fatti, dai progetti e dalle opere realizzate, quelle vere.
Silvio D’Arco

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