lunedì 31 marzo 2008

* Distretti industriali

DISTRETTO DELLA NAUTICA
LA SFIDA DELLE IMPRESE DEL GOLFO

Molte aziende del sud della provincia di Latina che operano nel comparto della cantieristica e della nautica stanno rispondendo al bando pubblicato lo scorso 14 marzo previsto dalla legge regionale 36/2001 sui distretti industriali che mette a disposizione sovvenzioni per cinque milioni di euro con finanziamenti a fondo perduto fino al 50% della spesa sostenuta dalle imprese per la realizzazione di progetti destinati ad accrescere la competitività sul mercato. I termini per la presentazione delle domande scadono il 15 maggio. Tuttavia, occorre subito sottolineare che la legge penalizza le aziende pontine in quanto la maggioranza di centrosinistra del presidente Marrazzo ha voluto estenderne i benefici anche ad aziende che non rientrano nel bacino della costa del basso Lazio.
Sulle problematiche della nautica interviene Paolo Cocomello, giovane professionista impegnato in processi tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del nostro territorio attivando numerosi corsi di formazione sia per occupati che disoccupati. Cocomello è uno dei candidati di «Generazione Formia» che intendono impegnarsi in politica per dare una svolta alla città che in questi ultimi 15 anni ha segnato il passo in termini di mancato sviluppo e crescita economica e sociale.
Il Sistema Produttivo Locale vede punte di eccellenza nei comuni del sudpontino (Formia, Gaeta, Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnia) dove tutti i parametri previsti dalla legge regionale sono rispettati.
Cocomello spiega che «in termini di unità locali il tessuto economico considerato – tra cantieristica navale e fabbricazione di motori e turbine idrauliche, suo principale indotto, presente nell’ambito geografico allargato al Comune di Formia – è pari a 55 imprese: il 57,2% del dato provinciale (96 unità locali) ed il 18,5% se confrontate con il dato regionale (298 unità). In termini di mercato del lavoro sull’area del sistema produttivo locale allargato trovano occupazione 521 addetti diretti ed esclusivi della cantieristica navale e nautica da diporto, il 63,4% del totale provinciale (822 addetti) ed il 19,1% del dato regionale (2 mila 732 addetti)».
La Regione Lazio, con recente delibera, ha voluto estendere tale ipotesi di lavoro su altri comuni laziali, non rispettando i vincoli imposti dalla L.R. 36/2001. La scelta politica, comunque, elegge a sistema produttivo locale della nautica 18 comuni regionali di cui 11 di Latina, 5 di Roma e 2 di Viterbo. «La sinistra di Piero Marrazzo – commenta Cocomello – ha sovvertito e snaturato la legge regionale facendo perdere maggiori opportunità alle aziende pontine: senza il contributo degli indicatori della provincia di Latina, la Regione Lazio non avrebbe mai potuto riconoscere, con un senso normativo, il Sistema Produttivo Locale e, questo, a dimostrazione di come il centro di eccellenza della nautica provinciale sia spettro privilegiato della provincia di Latina».
Alla luce delle considerazioni fatte, l’esponente di «Generazione Formia» ritiene sia indispensabile porre l’attenzione dell’opinione pubblica e degli operatori sulle opportunità di riconversione di plessi industriali che possano divenire punti nevralgici per attivare quegli investimenti indispensabili per favorire la ricerca e l’ICT-Information Communication Technology (informazione tecnologica). «La presenza di un ateneo importante come Cassino, la posizione strategica di Formia e la presenza numerosa di aziende del comparto della nautica – aggiunge Cocomello – obbligano a delle scelte fondamentali per lo sviluppo del territorio. La Blue Fish, ad esempio, potrebbe divenire un centro di ricerca e di informazione tecnologica (ICT) e di alta formazione. I processi di specializzazione sono l’unica vera opportunità per lo sviluppo di un territorio. Inoltre, attraverso il centro di ricerca è possibile attivare quei processi di ICT (trasferimento di innovazione tecnologica) indispensabili per attrarre risorse pubbliche e per favorire la crescita e lo sviluppo delle aziende».
I progetti agevolabili riguardano vari settori di intervento: investimenti, attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, sviluppo e qualificazione delle imprese e delle aggregazioni di imprese, servizi reali, formazione. «Queste sono le opportunità per le aziende: è evidente – auspica Cocomello – che se ci organizziamo, attraverso una azione concertata e di sistema, possiamo avere più chance di essere competitivi».

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