martedì 13 maggio 2008

* Gaeta: educare stanca ...

Ha riscosso grande interesse ed unanimi consensi il Seminario “Educare stanca…. ma proviamoci” organizzato dal Gruppo Azzurro Donna e dai Giovani per la Libertà di Gaeta.
Nella sala verde dell’Hotel Serapo erano in molti, giovani e genitori, per assistere ad un incontro, caratterizzato dagli interventi di illustri nonché qualificati relatori, imperniato sulla disamina di un fenomeno di disagio sociale, purtroppo in fase di continua ascesa, quale è il “bullismo”.
Un fenomeno estremamente complesso che coinvolge le fasce di età giovanile, sempre più vittime del disagio e capaci di gravi condotte sociali, le quali finiscono con lo sfociare in episodi di aberrante violenza nelle sue disparate forme.
Un concetto che ha trovato d’accordo tutti i relatori è stato quello della prevenzione, da porre in essere con un’attenta osservazione delle dinamiche relazionali nonché con la promozione di attività sinergiche che facilitino l’instaurarsi di relazioni basate sul rispetto reciproco.
L’apertura del seminario, affidata alla Coordinatrice di Azzurro Donna Fulvia Frallicciardi, è servita ad illustrare lo scopo della manifestazione decisamente scevro da condizionamenti politici ma unicamente finalizzato a richiamare l’attenzione su una tematica tristemente d’attualità.
Il primo intervento, non a caso, ha fatto riferimento al ruolo della scuola, divenuta terreno fertile e luogo preferito per il bullismo, che sembra proliferare in maniera costante ed inesorabile.
Ad aprire i lavori è stata, infatti, la prof.ssa Maria Maggio, dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Carducci” di Gaeta, che nel corso della sua relazione ha toccato diversi punti, strettamente correlati tra loro, attraverso i quali ha inteso ribadire l’assoluta necessità di un lavoro sinergico scuola-famiglia, attraverso un percorso comune che coinvolga alunni,. docenti e genitori.
La prof.ssa Maggio ha, inoltre, fatto rilevare come le continue riforme scolastiche non riescano, in considerazione del loro continuo susseguirsi, a dare risultati apprezzabili anche perché molto spesso si tende a promuovere l’aspetto quantitativo a discapito di quello qualitativo.
A seguire è stato proiettato un filmato dal titolo “Bulli si nasce”, realizzato dalla “Galaxia Film” per la Regione Friuli Venezia-Giulia, che ha sintetizzato l’evoluzione di un prototipo di “bullo” che, seppure nella sua accurata ed apprezzata finzione scenica, è stato piuttosto significativo ed interessante
Dopo la parte dedicata alla funzione educatrice delle istituzioni scolastiche è stata la volta dell’Ispettore Capo della Polizia di Stato Vittoria Morvillo la quale, coadiuvata dall’Assistente Capo Giuliana Macera, ha focalizzato l’impegno delle forze dell’ordine nella prevenzione e nella repressione del fenomeno, ribadendo che, purtroppo, frequentemente il loro intervento giunge solatanto a conclusione di episodi di violenza, rappresentando una sorta di “estrema ratio” mentre sarebbe auspicabile una maggiore collaborazione, attraverso la tempestiva denuncia degli episodi che consentirebbe una maggiore incidenza sotto l’aspetto preventivo.
Altrettanto interessante l’intervento del Prof. Filippo Di Cuffa, docente dell’Istituto Nautico “G. Caboto” di Gaeta, che si è soffermato sulle nuove forme di comunicazione, legate alla continua evoluzione tecnologica, che pur avendo una funzione importante hanno sviluppato, di contro, una progressiva perdita di alcuni valori fondamentali quali parola e tradizioni e con essi un’altrettanto inevitabile crisi d’identità.
La dott.ssa Maria Emanuela Iodice, psicologa del Distretto ASL, ha parlato della “paura” di educare che si manifesta specie nella fase pre-adolescenziale nella quale risulta indispensabile innescare un processo mentale capace di indirizzare il bambino verso un corretto percorso educativo.
A chiudere la tornata di interventi la relazione del giovane parroco della Chiesa dei S.S. Cosma e Damiano di Gaeta, don Giuseppe Rosoni, che ha voluto sottolineare e ribadire l’assoluta necessità di consentire ai giovani il recupero della fiducia su chi gli è vicino ed ha il compito di dare loro quella sicurezza indispensabile per affrontare la vita quotidiana nei suoi molteplici aspetti siano essi di natura gioiosa che di sofferenza.
Al termine del seminario il coordinatore cittadino di Forza Italia, dott. Cosmo Mitrano, ha ringraziato tutti con l’auspicio che anche la politica sappia intraprendere azioni mirate, di concerto con le altre istituzioni, al fine di debellare un fenomeno tristemente dilagante.
Azioni sinergiche che non devono avere connotati o colori politici ma che abbiano come unica finalità quella di assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni.
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