lunedì 12 maggio 2008

* Gaeta-Raimondi risponde

Raimondi: “Le critiche dalle forze conservatrici”
“Il nostro è un approccio pragmatico”
Il sindaco Raimondi (nella foto) risponde alle numerose critiche che sono piovute sull’Amministrazione in questi giorni iniziando dalla delibera dei parcheggi (n. 88 del 30 aprile 2008).
“Abbiamo deciso il ritiro della delibera per motivi puramente tecnici – esordisce il Sindaco - Ci siamo resi conto che c’erano alcune incongruenze e ci siamo presi una pausa di riflessione non per le critiche, ma per questioni tecnico-giuridiche. Allo stesso tempo ribadiamo che una tale proposta era stata condivisa anche con l’Associazione Commercianti per creare un turn over dei veicoli nei due punti principali del commercio cittadino come il quartiere Sant’Erasmo e Porto Salvo. Come al solito si è voluto strumentalizzare il tutto, ma questo ci interessa poco. Piuttosto c’è da chiedere ai tanti gaetani che vanno a parcheggiare nei pressi dell’ufficio postale di via Vitruvio se lì trovano posti a disposizione perché a pagamento anche per gli abbonati di Formia, che pagano 40 euro a fronte dei nostri 12. Stando all’opposizione si ha l’atavico vizio di dire tutto e il contrario di tutto”.
“Al consigliere Magliozzi dico che nei suoi 4 anni e mezzo come sindaco ci si ricorda benissimo l’entrata nell’Autorità Portuale, ovvero la subordinazione di Gaeta a Civitavecchia. Tocca a questa Amministrazione recuperare terreno per tenere il rapporto all’interno del network in parità o almeno in manier meno subalterna come è stato fino adesso – prosegue il Primo Cittadino - Per rispondere al consigliere Ranucci, questa Amministrazione è attenta all’equità sociale: l’abbassamento di un punto dell’Ici sulla prima casa è molto importante perché circa la metà dei possessori di casa avranno uno sgravio consistente sommando anche la detrazione del governo Prodi. Tutto quello che farà il Governo Berlusconi appena insediatosi è tutto da vedere e da valutare, ma i primi effetti si vedranno solo nel 2009. L’Ici sulla seconda casa suona come giustizia sociale per la quadratura del bilancio: non si possono mettere sullo stesso piano la casa dove si vive con quella su cui si specula. Chi più ha più paghi: non si può venire in consiglio a parlare di contributi ai più poveri quando è noto che la leva fiscale è il primo strumento di giustizia sociale in mano a qualsiasi amministratore”.
“Mi aspettavo le critiche sul mio operato perché la vittoria elettorale ha spazzato via la classe politica di destra e sinistra, in particolare quella che oggi si chiama arcobaleno. Infatti, queste sono le forze conservatrici della città, quelle che vogliono che non si faccia alcunché – conclude Raimondi - Circa la Sinistra Arcobaleno, la loro sconfitta nel 2007 e nelle politiche dello scorso aprile dimostra che gli italiani non vogliono dare credito a chi sa solo dire no e non tenta di affrontare la situazione. Tutte le loro critiche sull’ex Avir hanno il sapore della pretestuosità. Cosa proponevano? L’acquisizione del terreno? Con quali soldi? Perché non lo hanno fatto quando governavano? Con quali risorse si mette tutto a posto? Il nostro è un approccio pragmatico che va a favore dello sviluppo della città mantenendo le sue caratteristiche urbanistiche principali”.

Nessun commento: