venerdì 11 luglio 2008

* MPA-difesa lavoratori

IL MOVIMENTO PER AUTONOMIA A
DIFESA DEI LAVORATORI DELLA P.A. ONESTI
‘Non facciamo tutta un’erba un fasciò

Da qualche tempo i dipendenti pubblici sono stati presi di mira con un linciaggio mediatico, a causa di un’eventuale mancanza di produttività.
Anche nel nostro capoluogo, in osservanza alle eventuali direttive di partito, si è avuto un attacco verbale nei confronti dei dipendenti pubblici comunali da parte di un consigliere comunale.
Il tutto faceva presagire l’arrivo di una norma che nell’intento doveva colpire i fannulloni e gli assenteisti, ma ha colpito nel mucchio facendo tutt’un’ erba un fascio.
Questo ha portato a partorire un Decreto Legge dagli effetti strani.
E' noto che il giorno 26 giugno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (GU n. 147 del 25-6-2008 - Suppl. Ordinario n.152) il D.L. 25 giugno 2008, n. 112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria".
Tra l’altro , gli articoli 70 e 71 sono rimasti un po’ indigesti a molti:
L'art. 70 (Esclusione di trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente da causa di servizio) esclude, fermo restando il diritto all'equo indennizzo, l'attribuzione ai dipendenti delle Amministrazioni pubbliche ai quali sia stata riconosciuta un'infermità dipendente da causa di servizio di qualsiasi trattamento economico aggiuntivo previsto da norme di legge
L'art. 71 (Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni) prevede, per i primi dieci giorni di malattia in un anno solare, l'attribuzione del solo trattamento economico fondamentale con esclusione degli accessori benché fissi e continuativi.
Dato che i risparmi derivanti dall'applicazione del D.L. costituiscono economie di bilancio per le amministrazioni dello Stato e concorrono per gli enti diversi dalle amministrazioni statali al miglioramento dei saldi di bilancio, molti sono stati erroneamente autorizzati a credere che motivo dell’emanazione del D.L. sia stato quello di recuperare fondi per rimpinguare il bilancio statale, quindi una sorta di tassa sulla malattia.
Le cose peggiorano per i militari perché la retribuzione del Comparto Difesa e Sicurezza rispetto a quella del pubblico impiego è formata per oltre il 60% da indennità specifiche di impiego, di funzione e d'istituto. La previsione normativa avrà effetti ridotti per il pubblico impiego (ove potrà al massimo generare la non percezione delle indennità dette di presenza o quale lo straordinario). Invece per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia produrrà una riduzione concreta dello stipendio riducendolo al 40%. A questo si somma anche la mancanza di detassazione degli straordinari concessa peraltro hai privati. Si spera quindi che il ministro della Funzione pubblica, On Renato Brunetta, visto che il parlamento ha 60 giorni di tempo per convertire in legge il su detto Decreto, possa avere un ripensamento, migliorando il tiro e colpendo solo e soltanto i dipendenti assenteisti intensificando i controlli e identificando misure preventive che facciano emergere i lavoratori onesti premiandoli sul lavoro.

MAURIZIO LA SPINA
Responsabile Relazioni esterne /Enti Locali
MPA Sezione di Latina

Nessun commento: