domenica 6 luglio 2008

* Provincia vs. mendicità

Contrasto alla mendicità, il bilancio


La Provincia di Latina, con delibera di Giunta, ha approvato il “Progetto Globo II”: percorsi d’accoglienza e mediazione per minori di strada, minori non accompagnati, minori mendicanti.
Il progetto sarà presentato al Consiglio Territoriale per l’Immigrazione della Prefettura per poi avviare la successiva richiesta di approvazione al Ministero dell’Interno, che provvederà a stanziare i fondi necessari.
Il progetto prevede attività di monitoraggio, contrasto della mendicità, aiuto ai minori e interventi di aiuto per persone che sono in difficoltà.
Nella città di Latina sono presenti cittadini italiani di etnia Rom e Sinti, comunità presenti sul territorio da oltre 40 anni, di cui una parte minoritaria vive in roulottes o camper.
Negli ultimi 5 anni le donne di questo gruppo hanno abbandonato l’attività di mendicità.
Da circa due anni, presso il campo “Al Karama” a Borgo Montello (un centro d’accoglienza della Regione Lazio) è stato accolto un gruppo di Rom provenienti dalla Romania dedito, generalmente, alla mendicità minorile.
La presenza di queste persone sul territorio pontino fa si che una delle problematiche urgenti riguarda la collocazione dei minori di strada, dediti alla mendicità e non accompagnati dai genitori in strutture d’accoglienza idonee non presenti attualmente nella provincia.
L’emergenza sociale più strettamente correlata a questo contesto è la mancata iscrizione, frequenza e l’alta dispersione scolastica dei minori immigrati, costretti a vivere in ricoveri di fortuna prive di condizioni igieniche adeguate.
La Provincia rimane determinata nell’instaurare politiche concrete per contrastare direttamente sul campo i problemi e i disagi sociali del territorio. Già si contano interventi di varia natura attivati negli scorsi anni come la Sala Operativa sociale, il Progetto Angeli Custodi e il Progetto Globo I.
Questo il bilancio degli interventi.
La Provincia di Latina e la Prefettura sono impegnate dal 2005 nel progetto Angeli Custodi, protagonista nella messa in opera d’interventi d’emergenza sociale che hanno come prospettiva proprio quella di favorire l'inclusione sociale.
Dare risposte concrete a chi, in passato, chiedeva aiuto senza ricevere una reazione adeguata né dagli Enti né dalle istituzioni, ecco il compito degli “Angeli” della Provincia. Parliamo della mendicità dei minori, della condizione dei senzatetto, delle nuove povertà, delle diverse marginalità: dalla tossicodipendenza all'alcolismo, dal disagio psichiatrico a quello sociale e familiare.
Il progetto Angeli Custodi è nato con questa caratteristiche di forte elasticità. Il tentativo è quello di intervenire nel maggior numero dei casi, ottimizzando le risorse disponibili. Realizzati interventi diffusi impiegando la risorsa del volontariato e riducendo fortemente i finanziamenti necessari. Uno dei punti fondamentali del progetto è l'attivazione della Sala Operativa Sociale che risponde ad un numero verde 800585200. Il centralino è diventato un riferimento prezioso per tutti, cittadini e operatori, che vogliono segnalare situazioni di difficoltà.
Inoltre sono stati distribuiti sul territorio dei “sensori umani” capaci di leggere le situazioni e di intervenire quando necessario. Per questo, ogni giorno, nella provincia sono presenti, dalle 9 di mattina alle 9 di sera le unità di strada “Angeli Custodi”.
Dal 2006 ad oggi sono stati realizzati poco meno di 600 interventi per contrastare il fenomeno della mendicità infantile (il 99% dei minori interessati appartenevano a etnia Rom). Gli operatori del progetto sono stati anche impegnati nell'assistenza alla scolarizzazione per circa 30 minori (altrimenti legati al mondo dell’accattonaggio) appartenenti a nuclei d’immigrati residenti nella zona di Aprilia e Latina. C’è stata la distribuzione di vestiti per 2000 persone e si è data accoglienza a 200 senzatetto. La Sala Operativa Sociale ha ricevuto moltissime telefonate d’aiuto per richiedere generi alimentari, diventati un vero e proprio lusso per il 30% di famiglie italiane che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Durante il suo primo anno di attività (2006) la sala operativa sociale ha raccolto 1.748 chiamate, 1.800 nel 2007 mentre nella prima metà del 2008 sono state 467. Gli interventi dell’unità di strada nel 2006 (nel periodo che va da Marzo a Dicembre) sono stati in tutto 535, nel 2007 (da Gennaio a Dicembre) si sono ridotti a 401, nel 2008 (da Gennaio ad Aprile) 231.
Forti del successo ottenuto in provincia di Latina, il progetto sarà illustrato a Parigi nella Conferenza Europea dei servizi sociali.
La Provincia di Latina ha già ottenuto, dal Ministero dell'Interno, l'approvazione del finanziamento della prima annualità del Progetto Globo, che ha presentato un vasto programma di contrasto alla mendicità infantile gestito da Provincia e Prefettura.
Il 19 marzo 2008 è stato attivato il centro di pronta accoglienza per minori. La struttura è attiva nel territorio del comune di Pontinia e il servizio di pronta accoglienza è attivo 24 ore su 24.
Il complesso ha accolto 13 ragazzi, la maggioranza di origine romena, per motivi legati a furto, prostituzione o mendicità.
Con la messa in atto del Progetto Globo II si ha l’obiettivo di sviluppare, intorno alla funzione di accoglienza, altre attività integrate. Per questo il progetto prevede l’acquisizione della disponibilità di una struttura alloggiativa che sarà rappresentata da un appartamento per civile abitazione da prendere in affitto.
L'appartamento sarà reperito nel territorio del comune di Latina o in uno dei comuni limitrofi. Sarà ricercata una struttura dotata di parcheggio proprio e di giardino.
«Una corretta politica di integrazione ha – dichiarano il Presidente della provincia Armando Cusani e l’Assessore ai servizi sociali Fabio Bianchi - come base fondamentale i principi dell’accoglienza.
Con il nuovo progetto Globo II, ma già con la messa in atto della sua prima annualità o con la Sala Operativa Sociale e il progetto Angeli Custodi, abbiamo cominciato a costruire le fondamenta di una comunità più accogliente e più sensibile ai bisogni di tanti cittadini costretti in condizioni precarie e difficili.
Da non sottovalutare, inoltre, il problema della mendicità infantile: troppo spesso, molti di noi rimangono afflitti nel vedere una piccola manina sporca mendicare qualche centesimo e così cediamo alla tentazione di aprire il portafogli e tirar fuori una monetina per metterci a posto con la coscienza. Dobbiamo cominciare a credere che quella moneta diventerà una catena per quel bambino che gli impedirà di andare a scuola, di frequentare altri suoi coetanei, di socializzare e quindi di poter creare una sua autonomia all’interno della società rimanendo emarginato e costruendosi una vita fatta di espedienti per sbancare il lunario.
Siamo noi che rappresentiamo le Istituzioni a dover cominciare a spezzare queste catene e aiutare a salvare i minori dalla strada. Ma i nostri progetti sono stati anche un punto fermo per tante famiglie in difficoltà, secondo l’Adusbef, l’associazione per la difesa dei consumatori, ma anche per la Caritas ci sono migliaia di famiglie italiane che non riescono ad arrivare a fine mese facendo i conti con spese eccessive e stipendi non adeguati al costo della vita attuale.
La Sala Operativa Sociale ha cercato di risparmiare molte famiglie dal pesante fardello della difficoltà del vivere, ma è ancora troppo poco. Le crisi industriali, le difficoltà del mondo agricolo, il rialzo continuo del greggio si riflettono pesantemente sul quotidiano di tutti i giorni.
Noi possiamo solo alleviare la morsa della povertà agendo con principi di solidarietà, quella solidarietà che non deve mancare a un popolo che vuole crescere e migliorare il proprio stato».

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