martedì 8 luglio 2008

* Consorzio di Bonifica

Consorzio di Bonifica:
La IV Commissione proporrà alla Giunta
il pagamento degli stipendi

La IV Commissione provinciale (problemi del lavoro, politiche per le pari opportunità, agricoltura, caccia e pesca, attività produttive, rapporti CEE, condizione giovanile) presieduta da Bruno Creo, ha affrontato il problema del pagamento degli stipendi per il Consorzio di Bonifica e il rimbalzo delle competenze tra Provincia di Latina e Regione Lazio.
La riunione si è svolta con la presenza degli esponenti sindacali: Ermanno Bonaldo (Segretario generale Fai Cisl), Eugenio Siracusa (Flai Cgil), Enrico Spirito (Flai Cgil) e Paolo Centra (Flai Cgil).
Per dirimere la questione sulle competenze dei pagamenti il presidente Creo ha convocato un Tavolo Tecnico con il Consorzio e la Regione, contestualmente la Provincia di Latina, su iniziativa dell’Assessore all’Ambiente Roberto Migliori – proporrà alla giunta di anticipare 800.000 euro per garantire gli stipendi ai lavoratori.
«Al Consorzio non importa chi paga – esordisce Bonaldo – l’importante è garantire il servizio. La Provincia di Latina, anticipando il pagamento degli stipendi, si è assunta una responsabilità che avrebbe potuto non assumersi».
«Prendo atto – commenta l’Assessore provinciale Migliori - dell’onestà intellettuale del sindacato che ha ammesso il ruolo della Provincia di Latina che ha finora anticipato le somme per il pagamento degli stipendi che ad oggi non ha trasferito la Regione Lazio per quanto riguarda l’esercizio finanziario 2007.
Ancora una volta, con grande senso di responsabilità, delibereremo a saldo del teorico che dovrebbe essere trasferito dalla Regione, la somma di 800.000 euro, a favore dei due Consorzi di Bonifica, continuando ad essere vicini ai lavoratori così come abbiamo fatto finora.
Se la Regione pagasse per tempo non ci sarebbe questo continuo stato emergenziale. Certo è che bisogna definire una volta per tutte il problema legato alla ‘convenzione tipo’ che stabilisce i trasferimenti dell’Ato ai Consorzi per l’utilizzo dei canali.
Tutto è da definire in un Tavolo tecnico in ragione del fatto che il Testo Unico sull’Ambiente (Decreto legislativo 152 del 2006 art. 166) dice una cosa che può apparire scontata ma che scontata non è: alla pulizia dei canali ognuno deve contribuire in ragione di quello che immette nei canali.
Proprio per dirimere la questione legata alla convenzione tipo, il Presidente Cusani ha invitato per tre volte il Consorzio di Bonifica a sedersi intorno a un Tavolo per stabilire il quantum, ovvero il contributo che il gestore del servizio idrico deve dare al Consorzio di bonifica.
Nessuno ha messo mai in dubbio che al Consorzio di Bonifica non devono essere trasferite risorse per assolvere al compito di pulizia dei canali ma dentro questi canali affluiscono anche le acque della cosiddette ‘reti delle acque bianche’ che non possono logicamente essere considerate all’interno del ciclo idrico integrato.
La Provincia si farà carico di successivi incontri per evitare il ripetersi di queste situazioni drammatiche per i lavoratori del Consorzio. Per conto suo la Regione faccia la sua parte trasferendo le risorse dovute.
La Provincia non può accettare bacchettare dall’Assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti tese a giustificare i dovuti mancati trasferimenti dei fondi regionali. Se la Regione ha problemi di cassa non getti responsabilità sugli altri».
«Questa situazione non ha prodotto una linearità nel pagamento degli stipendi ai lavoratori, né nella condotta di gestione sul trasferimento delle risorse che occorre ritrovare – aggiunge Eugenio Siracusa Flai Cgil – ognuno deve assumersi la sua responsabilità».
«Gli stipendi sono importanti – precisa Ermanno Bonaldo, segretario generale fai Cisl - ma il rischio del blocco dell’attività del Consorzio: se si fermano i mezzi l’impatto sul territorio, sull’ambiente, sarebbe devastante».
«Come Consigliere provinciale e come Sindaco di Pontinia – commenta Eligio Tombolillo – Comune che si trova nel cuore del Consorzio, ritengo che oltre ai Tribunali deve essere la politica a fare chiarezza: le soluzioni tampone, in questo caso hanno l’effetto di un’aspirina su un malato grave. La Regione Lazio ha un problema di liquidità – termina Tombolillo – non solo verso il Consorzio ma anche per quanto riguarda il prosieguo delle opere pubbliche, come avviene per Pontinia.
Bene il Tavolo tecnico, la soluzione deve essere presa, anche in maniera drastica, altrimenti tra tre mesi ci ritroviamo al punto di partenza».

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