domenica 13 luglio 2008

* Formia-nota D'Urso

La realizzazione del progetto “Interventi integrati per la formazione di Assistenti Familiari” a cura della Cooperativa Herasmus rappresenta l’ennesima conferma che all’interno di tutte le realtà sociali presenti sul territorio sono presenti delle potenzialità enormi che vanno anche al di là di quella che è la pura assistenza a delle persone sole o con delle difficoltà. Sono proprio queste potenzialità che devono sostenere l’opportunità di fornire maggiore tutela a questi centri che, come nel caso dell’Herasmus”, vivono in una condizione di difficoltà a causa dell’insicurezza relativa alla disponibilità della propria sede, sita nell’area in cui dovrebbe sorgere il Policlinico del Golfo, oltre che per le note difficoltà economiche causate da una politica, sviluppata negli scorsi anni, dei contributi elargiti “a seconda delle condi-meteo” che hanno messo in ginocchio un settore su cui è stato investito sempre poco.
Fortunatamente il vento pian piano sta cambiando. L’assessorato alle politiche sociali sta dimostrando di voler mettere in atto una politica diversa finalizzata a creare i servizi necessari per migliorare la qualità della vita di tutti i nostri concittadini. Lodevole, inoltre, è il lavoro che il Sindaco Forte sta portando avanti per cercare di risolvere il problema della cooperativa Herasmus che auspichiamo porti presto a risultati concreti.
Tuttavia, riteniamo che in futuro occorra guardare sempre più in un’ottica distrettuale per la gestione dei servizi principali in favore delle categorie sociali più deboli. Auspichiamo, infatti, che si riesca a creare un piano regolatore sociale distrettuale che individui tutte le esigenze del territorio per poter intervenire energicamente in ogni settore con progettualità e risorse elaborate in ambito distrettuale.
Le amministrazioni comunali da sole spesso non hanno i fondi per gestire una politica sociale a 360°. Pertanto, unire le forze permetterebbe di affrontare le tematiche con maggiore incidenza e soprattutto garantirebbe maggiore potere contrattuale allorquando si debbano richiedere servizi e risorse all’ASL, alla Provincia e/o alla Regione. Crediamo che questa sia la strada da percorrere per dare l’opportunità a molte famiglie di risolvere il problema del “Dopo di noi” e di poter fruire di centri di assistenza per malattie rare sul territorio invece di dover ricorrere ai viaggi della speranza emigrando in realtà del nord maggior mente organizzate.

Dott. Giacinto D’Urso
Commissario AN Formia

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